La CSdL a Ginevra ai lavori della 112a Conferenza dell’ILO

Posted On 05 Giu 2024
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Simona Zonzini, oltre che ai lavori della Conferenza, ha partecipato al convegno per sollecitare la ratifica in ogni Stato della Convenzione ILO n. 190 del 2019 contro la violenza e le molestie sui luoghi di lavoro, e alla manifestazione a sostegno dei diritti del popolo palestinese. In concomitanza si è svolta anche una manifestazione in favore dei sindacalisti bielorussi perseguitati dal regime, cui la CSdL esprime la propria solidarietà

5 giugno 2024 – In rappresentanza della CSdL e nell’ambito della delegazione tripartita formata anche da rappresentanti del Governo e delle associazioni di categoria, la funzionaria FULI Simona Zonzini da lunedì è a Ginevra per partecipare ai lavori della 112a Conferenza dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

In questa sessione vengono affrontati temi quali il lavoro dignitoso, il lavoro di cura dei familiari, i principi e i diritti fondamentali al lavoro. Si tratta di una sessione preparatoria, con approfondimenti dei singoli temi nelle specifiche commissioni, per arrivare nelle conferenze dei prossimi anni alla elaborazione ed emanazione di convenzioni o raccomandazioni della stessa ILO.

Simona Zonzini ha partecipato anche ad un convegno sulla convenzione ILO n.190; si tratta del primo trattato internazionale che riconosce il diritto al lavoro libero dalla violenza e dalle molestie.

Dall’adozione della convenzione nel 2019, finora solo 39 paesi l’hanno ratificata. Attraverso questo convegno, è stata sollecitata la ratifica in tutti i paesi che ancora non l’hanno fatto. I governi che ratificano la convenzione sono tenuti a mettere in atto le politiche necessarie a prevenire e condannare la violenza e le molestie sui luoghi di lavoro.

Le delegazioni di diversi paesi hanno illustrato le azioni attuate per velocizzare la ratifica o il percorso che è stato intrapreso per arrivarci. Sono stati raccolti dati a supporto dei progressi che l’applicazione della convenzione produce nella lotta alla violenza e alle molestie. È stato indetto anche uno sciopero generale nell’Africa del sud a sostegno della ratifica. Tutti i partecipanti e gli ospiti sono stati invitati a firmare una dichiarazione che invita ogni paese firmatario a ratificare la Convenzione 190.

Il 4 giugno presso la Piazza delle Nazioni di Ginevra, si è svolta una manifestazione di protesta dal titolo “Il Sindacalismo non è estremismo”, per portare all’attenzione pubblica la difficile situazione di decine di attivisti sindacali imprigionati in Bielorussia, a cui hanno partecipato anche i sindacati affiliati alla Confederazione Europea dei Sindacati. La CSdL ha espresso piena solidarietà ai sindacalisti perseguitati.

Negli ultimi tre anni, più di 50 leader e attivisti sindacali sono stati condannati a varie pene detentive in Bielorussia. Il regime ha smantellato più di 800 organizzazioni, tra cui quattro sindacati indipendenti e il Congresso bielorusso dei sindacati democratici. (BKDP), ed ha arrestato numerosi lavoratori, violando i diritti umani e democratici fondamentali. Ogni giorno arrivano notizie di nuovi arresti, torture, perquisizioni.

La manifestazione ha voluto sollecitare, con la solidarietà dei lavoratori di tutto il mondo, il rilascio dei sindacalisti imprigionati e la fine della repressione in Bielorussia.

Un’altra iniziativa a cui Simona Zonzini ha partecipato in rappresentanza della CSdL è la manifestazione del 5 giugno di solidarietà con il popolo palestinese, promossa dal sindacato turco Hak-IS e a cui si sono aggiunte numerose organizzazioni. Una manifestazione per esprimere la ferma contrarietà ai massacri commessi e ancora in atto in Palestina, dove oltre 36.000 persone sono state uccise, con un altissimo numero di feriti e la distruzione di gran parte delle abitazioni civili.

La CSdL, nel condannare fermamente il massacro del 7 ottobre compiuto da Hamas e il rapimento degli ostaggi israeliani, ha sempre espresso la sua solidarietà al popolo palestinese per la brutale reazione dell’esercito israeliano che si è abbattuta sulla popolazione civile inerme, invocando in più occasioni la cessazione delle azioni militari, l’invio degli aiuti umanitari e sanitari necessari, il ripristino delle condizioni di vita per i palestinesi.

CSdL