Residenze fiscali non domiciliate: fatta la legge, trovato l’inganno!

Posted On 09 Apr 2024
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Con una semplice circolare amministrativa, viene ampliata la gamma delle strutture utilizzabili per il rilascio delle RFND, smentendo quanto stabilisce la legge, che prevede solo gli alberghi 5 stelle (di fatto inesistenti a San Marino). In tal modo, evidentemente, si vogliono attivare tali residenze ad ogni costo. Una circolare, per la gerarchia delle fonti, non può superare una legge dello Stato! Le organizzazioni sindacali chiedono un incontro urgente

RSM 9 04 2024 – La circolare applicativa emanata dal Dipartimento Affari Esteri lo scorso 16 febbraio, relativa alle residenze fiscali non domiciliate (RFND), ha fatto sorgere molti dubbi e perplessità alle organizzazioni sindacali, che le hanno esplicitate in una lettera inviata il 22 marzo scorso ai Segretari di Stato per le Finanze e gli Affari Esteri.

In particolare, sottolineano CSdL-CDLS-USL, la circolare amplia lo spettro delle strutture presso le quali è possibile porre le residenze fiscali non domiciliate, smentendo di fatto quanto indicato dalla legge istitutiva delle stesse RFND, ovvero gli alberghi a 5 stelle; infatti, vengono incluse a tale scopo anche strutture a fini residenziali.

A ulteriore dimostrazione di questo allargamento, la circolare prevede che “le strutture per il rilascio della RFND possono essere anche non utilizzate con finalità esclusivamente turistica”. Evidentemente, se la nostra interpretazione fosse corretta, si vogliono attivare ad ogni costo tali residenze, soddisfacendo al contempo gli appetiti di alcuni proprietari immobiliari.

I tre sindacati chiedono inoltre di capire se, per ottenere il rilascio delle residenze fiscali non domiciliate, è sufficiente presentare un unico progetto aziendale, facente capo ad un unico o più soggetti, che comprenda immobili anche distanti tra loro, ad esempio ville, condomini con piscina, sauna o comunque aventi “standard qualitativi alti” paragonabili alla categoria alberghiera 5 stelle o superiore.

Inoltre, CSdL-CDLS-USL non concordano riguardo ad un altro punto importante della circolare; quello relativo alla procedura di rilascio della residenze fiscali. “Non siamo d’accordo sul fatto che le richieste di RFDN passino attraverso le ‘società di gestione accreditate’ e non vengano presentate direttamente dagli interessati all’Ufficio Stranieri della Gendarmeria o ad altro Ufficio Pubblico: abbiamo il fondato timore che questa modalità di operare possa schermare il richiedente da eventuali controlli preliminari”.

“Riteniamo inoltre indispensabile – aggiungono i tre Segretari Generali nella lettera – che sia reso pubblico, tramite il sito web della Segreteria per gli Affari Esteri, il registro delle ‘società di gestione accreditate’ completo delle informazioni societarie, di quelle riguardanti i componenti degli organi di amministrazione e di controllo e dell’elenco delle strutture autorizzate nonché di quelle di supporto”.

Conclude la lettera: “Tutto ciò premesso riteniamo indispensabile un approfondito confronto sulla Circolare n. 1/2024 del Dipartimento Affari Esteri per chiarire i punti di attenzione evidenziati nella presente lettera e verificare la compatibilità di quanto previsto riguardo alle RFND con l’Accordo di Associazione all’Unione Europea; a tal fine con la presente siamo a richiedere un urgente incontro”.

Le Organizzazioni Sindacali sono dunque in attesa di essere convocati dalle Segreterie di Stato competenti.

CSdL – CDLS – USL