80° CSdL: una storia che guarda avanti

Posted On 11 Set 2023
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Nel dibattito sugli 80 anni della CSdL, l’escursus storico ha spaziato dalle difficoltà del dopo Rovereta e la scissione sindacale, alla costituzione della CSU e alle grandi conquiste sociali e contrattuali, passando per il valore erga omnes dei contratti, unico caso al mondo

RSM 11 settembre 2023 – Gli 80 anni della CSdL sono stati celebrati ieri al Parco Ausa di Dogana con una grande festa che ha richiamato molti partecipanti. Oltre al programma ricreativo e gastronomico, un dibattito ha ripercorso alcuni passaggi cruciali della storia della Confederazione, volgendo anche uno sguardo all’attualità e al futuro.

La parte storica e giuridica è stata affrontata da Laura Rossi, Tonino Carattoni, e Luciano Angelini, che hanno risposto alle sollecitazioni di Giovanna Bartolucci, Capo Redattore Web di San Marino RTV, che ha coordinato il dibattito.

La Prof.ssa Laura Rossi, membro del Comitato Scientifico della Fondazione XXV Marzo, ha ricostruito il periodo successivo al 1957, ovvero dopo la fine del governo delle sinistre e i fatti di Rovereta. Eventi che hanno rappresentato uno spartiacque nella storia sammarinese e della CSdL. Vi era stato un cambiamento politico sostanziale, con una nuova compagine governativa, sulla cui legittimità si è discusso molto, e la scissione sindacale da cui è nata la CDLS.

“La CSdL ha dovuto superare questo periodo così difficile, in cui non aveva ancora una sua struttura organizzativa pienamente definita. Dalla fine degli anni ’50 alla metà degli anni ’60 ha passato momenti di vera e propria persecuzione, subendo l’ostilità delle forze politiche contrarie al governo delle sinistre. Ha trovato ostacoli alla propria operatività, ci sono stati attacchi personali ai dirigenti, licenziamenti di militanti e attivisti, con una diminuzione degli iscritti, scesi a poco più di 500.

Il recupero delle potenzialità della Confederazione è avvenuto nella seconda metà degli anni ’60. Lo sviluppo economico ha portato temi nuovi di cui la CSdL si è resa protagonista. Ha quindi aumentato la sua capacità di rappresentanza sui posti di lavoro, prevalentemente nell’ambito del settore industriale, con un incremento considerevole degli iscritti.

Nella seconda metà degli ani ’60 si sono avviati rapporti più sereni con la CDLS, tant’è che nel 1965 è avvenuto un significativo incontro triangolare tra governo, sindacati e associazioni imprenditoriali. La CSdL ha avviato i primi piani di programmazione economica, che è stato uno dei suoi cavalli di battaglia negli anni successivi.”

L’escursus storico è continuato con l’intervento di Tonino Carattoni, autore del libro “La Confederazione Samarinese del Lavoro”, pubblicato nel 1980. “La CSU – ha sottolineato Carattoni – è stata costituita da CSdL e CDLS vent’anni dopo la scissione sindacale; quella ferita era stata finalmente rimarginata. Va dato merito ai dirigenti delle due Confederazioni che avevano intuito, ancor prima della politica, che c’erano delle novità a livello sociale. Al contempo è arrivata anche la svolta delle regole sulla incompatibilità; ad esempio, chi era dirigente sindacale non poteva più essere anche membro del Consiglio Grande e Generale.

In quegli anni si è aperto un periodo straordinario, con un fiorire di iniziative. Il sindacato ha raccolto le richieste e le istanze della società e ne ha fatto fa il centro della propria azione. Nel 1977 è nata la Titancoop; il sindacato si era impegnato a trovare una soluzione per contrastare il problema dei prezzi troppo alti. Anche allora, come oggi, c’era il problema della casa, per il quale la CSU ha promosso le cooperative di abitazione. Molte di queste conquiste sono state realizzate perché la politica era impreparata ad affrontare tali problematiche.”

“Un ricordo personale”, ha aggiunto Tonino Carattoni: “All’epoca gli insegnanti hanno portato nel sindacato non solo le tradizionali rivendicazioni di categoria, ma anche il tema dei programmi scolastici e degli organismi collegiali della scuola. C’era dunque un pezzo importante di società che voleva esprimere queste istanze e ha trovato un interlocutore importante nel sindacato.”

Al Prof. Luciano Angelini, docente universitario, rappresentante del Sindacato nel Comitato per la Contrattazione Collettiva, il compito di illustrare il valore del carattere erga omnes dei contratti. “Come giovane ricercatore italiano – ha ricordato Angelini – sono arrivato a San Marino per capire come questo paese aveva realizzato quello che l’Italia non era riuscita a darsi: il riconoscimento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali e l’efficacia erga omnes dei contratti. Principi stampati nella carta costituzionale italiana, ma mai tradotti effettivamente in una norma.

San Marino vi è riuscito fin dal 1949, in cui è stata riconosciuta per legge la rappresentanza sindacale e l’efficacia erga omnes dei contratti, conquiste poi trasferite nella legge del 1961. Non c’è solo la legge a governare i rapporti tra datore di lavoro e lavoratori, ma c’è il contratto, che diventa una norma a tutti gli effetti per il settore di riferimento e che le parti si danno partendo dai loro interessi, che sono diversi ma che devono convergere. Quella legge è stata un volano di sviluppo.

Anche per la presenza di nuovi soggetti sindacali, la legge del 1961 aveva bisogno di un aggiornamento, arrivato con la riforma del 2016. La nuova legge è complessa da gestire, ma ha confermato il principio per il quale il contratto di lavoro ha efficacia obbligatoria per tutti i lavoratori e le imprese; c’è il Comitato Garante, che porta avanti rapporti costanti con tutti gli attori del sistema di relazioni sindacali, con la volontà di trovare dei punti di mediazione, sui punti eventualmente controversi relativi alla sua applicazione. Questo non vuol dire che non si possa confliggere, ma il conflitto non è mai fine a se stesso, in quanto punta sempre a trovare un accordo.”

“Il pluralismo sindacale – ha precisato Angelini – non significa solo moltiplicare gli attori, ma anche costruire un modello democratico all’interno di una organizzazione, che consenta a tutte le anime di esprimere la propria visione. È sempre dal confronto che si arriva ad una soluzione condivisa.”

(Continua)

CSdL

 

 

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