Il Papa ha incontrato i delegati della Cgil. Presente anche un rappresentante CSdL

Posted On 20 Dic 2022
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Papa Francesco ha ricevuto, lunedì 19 dicembre, nell’Aula Paolo VI presso Città del Vaticano, una delegazione della Cgil composta da 5.000 partecipanti guidata dal Segretario generale Maurizio Landini, alla quale ha partecipato anche il funzionario della Federazione Unitaria Lavoratori Industria CSdL Davide Siliquini

Il tema principale dell’udienza è la pace, il lavoro e la fraternità, così come anticipato dal Segretario della più grande organizzazione sindacale italiana. “Seguendo il suo insegnamento, quello che ha detto e in particolare avendo letto attentamente le sue encicliche Laudato sì e Fratelli tutti, abbiamo trovato una grande consonanza sui problemi, sulle preoccupazioni che oggi travagliano l’umanità e il mondo”. “La sua costante ricerca del dialogo tra diversi, l’invito alla fratellanza e del prendersi cura degli altri sono la condizione per realizzare, qui ed ora, quella rivoluzione culturale e quella trasformazione sociale di cui anche noi avvertiamo il bisogno per dare un futuro al nostro pianeta”, ha affermato il leader sindacale.

“Bravo quel ragazzo!” ha risposto simpaticamente il pontefice. E ha continuato: “Il lavoro costruisce la società, esso è un’esperienza primaria di cittadinanza, in cui trova forma una comunità di destino, frutto dell’impegno e dei talenti di ciascuno. Tale comunità è molto di più della somma delle diverse professionalità, perché ognuno si riconosce nella relazione con gli altri e per gli altri. E così, nella trama ordinaria delle connessioni tra le persone e i progetti economici e politici, si dà vita giorno per giorno al tessuto della “democrazia”.”

Ha continuato poi Bergoglio, “Perché una donna deve guadagnare meno di un uomo? Perché una donna appena la si vede ingrassare la mandano via? Perché si devono ritardare le scelte di vita a causa di una precarietà cronica? Perché i lavori più usuranti sono ancora così poco tutelati? Troppe persone soffrono per la mancanza di lavoro o per un lavoro non dignitoso: i loro volti meritano l’ascolto e l’impegno sindacale”, si è domandato retoricamente il Papa, sottolineando i problemi di attualità sul lavoro, della discriminazione delle donne, della mancanza di tutela nell’ambito dei lavori più umili, della disoccupazione, temi per cui le organizzazioni CSdL e Cgil si battono da decenni.

“Il sindacato”, ha detto papa Francesco all’udienza dedicata al sindacato italiano fondato nell’800, “è chiamato ad essere voce di chi non ha voce. Voi dovete fare rumore per dare voce a chi non ha voce!”. In particolare, “Vi raccomando l’attenzione per i giovani, spesso costretti a contratti precari, inadeguati e schiavizzanti.” Ha concluso poi: “Vi ringrazio per ogni iniziativa che favorisce politiche attive del lavoro e tutela la dignità delle persone”; e infine ha dato la benedizione di San Giuseppe e fatto gli auguri ai partecipanti.

Abbiamo raccolto la testimonianza del funzionario della FULI-CSdL Davide Siliquini, invitato a partecipare da NIDIL-CGIL all’udienza: “Oltre all’emozione ed alla curiosità di ascoltare le parole del Papa rispetto al tema del lavoro in senso lato, mi hanno positivamente colpito alcuni punti che Sua Santità ha toccato nel suo intervento. Temi molto sensibili per il sindacato come lo sfruttamento e la svalorizzazione del lavoro, il precariato che condanna i giovani ad un futuro incerto e senza la prospettiva di costruire un progetto di vita, l’abiura della cultura dello scarto che emargina dal mondo del lavoro chi non può assicurare efficienza e produttività, la lotta alle disuguaglianze, oltre all’equa distribuzione della ricchezza prodotta dal lavoro. In particolare ho molto apprezzato il ringraziamento che il Santo Padre ha rivolto al lavoro che il sindacato quotidianamente svolge, rappresentata plasticamente dalla frase “senza il sindacato non ci sarebbero lavoratori liberi”.

Prosegue poi: “Il Papa è l’unico soggetto politico e religioso con cui oggi è possibile trovare diversi punti di assonanza su questi temi, rappresentati nelle encicliche Laudato sì e Fratelli tutti. Punti di consonanza che pur nelle rispettive differenze, tracciano una prospettiva alternativa a certi modelli di sviluppo predatori che non rispettano la dignità della persona. E conclude: “È stato un importante momento di confronto e maturazione della consapevolezza del ruolo importante che il sindacato oggi deve ritornare ad assumere, un sindacato di strada come ricorda spesso il Segretario Generale CGIL Landini. Una responsabilità che Papa Francesco ha richiamato anche in un passaggio del suo intervento, ovvero che il sindacato ha il compito di dare voce a chi non ha voce, invitandolo a “fare rumore”, affinché nessuno, neanche l’ultimo della fila, rimanga indietro.

 

Diego Zonzini

Stagista presso la CSdL