Siglato il rinnovo del Contratto Servizi

Posted On 21 Set 2023
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Sono previsti aumenti complessivi del 6% per il triennio 2022-2024. L’iter si completerà con i referendum sia tra i lavoratori che tra i datori di lavoro, per dare efficacia erga omnes al nuovo Testo Unico per tutto il comparto

RSM 21 settembre 2023 – Nel pomeriggio del 19 settembre è stato siglato il nuovo Testo Unico del Contratto Collettivo del Settore Servizi da parte di ANIS e OSLA come parti datoriali, e da CSdL-CDLS-USL e dalle loro Federazioni Servizi in rappresentanza dei lavoratori.

Il nuovo accordo, che ripropone sostanzialmente i contenuti normativi del precedente contratto scaduto nel 2017, prevede aumenti retributivi complessivi del 6% così distribuiti nel triennio: 0,5% per il 2022, 2,5% per il 2023, 1,5% da gennaio 2024 e un ulteriore 1,5% da luglio 2024.

Attualmente il settore occupa circa 3.000 persone e – come per i contratti dei settori Industria, Edilizia e Assicurazioni che hanno già ottenuto l’efficacia erga omnes in base alla nuova normativa – l’iter si completerà con i referendum confermativi che, in questo caso, dovranno essere svolti sia da parte dei lavoratori che da parte dei datori di lavoro.

Al momento non è stato possibile definire quando materialmente verranno corrisposti gli aumenti contrattuali in busta paga. Per parte nostra, ci adopereremo affinché il referendum venga svolto nei tempi più brevi possibili, non appena il Comitato Garante avrà valutato la conformità rispetto alla legge del testo sottoscritto e del regolamento che dovrà essere concordato.

Le Federazioni Servizi auspicano che si possa trovare un’intesa anche sugli ultimi contratti ancora da rinnovare, per dare una copertura contrattuale a tutto il mondo del lavoro.

Le Federazioni Servizi CSdL – CDLS – USL