Norme sul sistema bancario e finanziario: la UE non concederà nessuna deroga a San Marino

Posted On 06 Set 2023
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Il portavoce del Vice Presidente della Commissione UE, in riferimento alla missiva delle tre autorità di regolamentazione della Unione Europa, ha rassicurato che il percorso della RSM verso l’accordo di associazione deve andare avanti, ma ha ribadito che sarà necessario applicare integralmente la normativa europea in campo bancario e finanziario

RSM 6 09 2023 – La lettera dei Presidenti delle tre autorità di regolamentazione dei settori bancario, finanziario e assicurativo della UE, è stato il primo argomento trattato nell’ultima puntata di “CSdL Informa”. A parlarne è stato il Segretario CSdL Enzo Merlini.

“La missiva, pubblicata recentemente da un giornale, porta la data del 22 giugno: che si venga a sapere pubblicamente solo ora, è già di per sé un’anomalia” ha sottolineato Merlini. “Si presume che chi porta avanti le trattative da parte dell’Unione Europea ne era a conoscenza già nella tornata negoziale di giugno e luglio. Leggendola, è veramente preoccupante, perché scrivono che i piccoli Stati – San Marino, Andorra e Monaco – hanno storicamente mantenuto regolamentazioni finanziarie meno rigorose rispetto alle normative dell’Unione Europea.

I tre sindacati hanno preso posizione, dicendo che questa missiva è sembrata esagerata. Si suppone che chi l’ha scritta abbia degli elementi concreti per poterlo affermare; in tal caso è necessario che vengano esplicitate quali sarebbero queste normative meno rigorose. Questa valutazione, poi, riguarda indistintamente tutti i tre piccoli Stati, oppure qualcuno in particolare? Anche questo non è indifferente, per valutare se siamo tutti sullo stesso piano o se vi sono delle differenze sostanziali.

Al contempo sono arrivate le rassicurazioni dal portavoce del Vice Presidente della Commissione Europea, secondo il quale il percorso verso l’accordo di associazione tra San Marino e la UE va avanti, e che l’intenzione è di arrivare fino in fondo; però ha ribadito che rispetto ai contenuti dell’accordo in materia bancaria e finanziaria, le norme comunitarie vanno applicate integralmente. In sostanza, se la UE è stata disponibile a riconoscere in certi settori alcune deroghe, in campo bancario e finanziario deroghe non ce ne saranno.

Tra l’altro c’è un’altra anomalia da rilevare: come mai un punto così complesso come quello finanziario è stato lasciato per ultimo tra tutti quelli trattati? Potrebbe essere stata la tattica negoziale sammarinese, sperando che nel raggiungere accordi su tutti gli altri punti, non sarebbe stata proprio la questione finanziaria a far saltare l’accordo complessivo. Non è detto che questa tattica possa produrre i risultati auspicati.

Abbiamo ascoltato in Consiglio dichiarazioni anche rispetto alla vigilanza sui sistemi bancario e finanziario: qualcuno sostiene che non dobbiamo accettare ingerenze esterne. Io credo, invece, che la mancata vigilanza ‘autoctona’ sia tra i motivi che hanno causato i vari dissesti bancari che hanno determinato l’enorme debito pubblico che grava come un macigno sulle spalle di tutti i cittadini.

In definitiva, se qualcuno crede che in campo finanziario San Marino possa continuare ad avere norme meno stringenti di quelle europee per beneficiare di qualche scappatoia, secondo me sta sbagliando di grosso. Proviamo ad immaginare se, giunti all’ultimo passo che ci separa dall’accordo di associazione, fosse effettivamente questo il punto che fa da ostacolo alla conclusione del percorso. Non voglio neanche pensarci; preferisco essere ottimista e credere che il Segretario per gli Affari Esteri abbia tutti gli elementi per affermare che sia possibile giungere alla firma dell’accordo in tutti i suoi punti.”

Ha aggiunto il Segretario CSdL: “A San Marino ci siamo arrabbiati perché le tre autorità europee hanno scritto questa lettera così preoccupante. La politica, però, non si è altrettanto indignata quando la nostra Commissione Antimafia, pochi mesi fa, ha rilevato ancora una volta che la nostra legislazione è carente rispetto alla lotta alle infiltrazioni malavitose, tanto è vero che più di un anno e mezzo fa sono stati sollecitati sette punti di intervento, rispetto ai quali il Governo non ha ancora fatto niente.

Quindi se la Commissione Antimafia chiede di adottare provvedimenti più stringenti sulle infiltrazioni malavitose, io credo che qualche domanda ce la dobbiamo fare. Se non va troppo bene che qualcuno da fuori San Marino contesti in maniera generica il nostro ordinamento, come hanno fatto queste autorità, d’altra parte occorre riconoscere che la politica non ha fatto fino in fondo il proprio dovere.

Un riferimento è andato anche alla recente notizia riguardante l’operazione di cartolarizzazione che va avanti: verranno trasferiti tra gli 800 milioni e un miliardo di NPL dalle banche a questo veicolo, che dovrebbe poi procedere al recupero di queste somme. “I titoli obbligazionari che verranno emessi ha rilevato Enzo Merlini – potrebbero essere garantiti dallo Stato. In proposito, abbiamo espresso fin da subito questa preoccupazione: un conto è se la garanzia dello Stato servirà per tranquillizzare gli investitori, in  quanto vi sarà la sicurezza che quei crediti verranno recuperati. Altro conto sarebbe, invece, introdurre la garanzia dello Stato sapendo già in partenza che, in realtà, una certa parte di NPL non si potrà recuperare. Questo non è per niente secondario.”

Nell’ultima puntata di “CSdL Informa”, a cui hanno partecipato anche il Segretario Confederale William Santi e il Segretario FUPI Antonio Bacciocchi, si è parlato di altri argomenti, quali la questione dei contributi non versati dalle aziende, e le problematiche sollevate dai medici, sulla base di quanto emerso dal loro incontro con la Segreteria di Stato per la Sanità. Argomenti su cui torneremo un successive comunicazioni.

CSdL