Sanità: servono grossi investimenti per rispondere alle esigenze di salute della popolazione

Posted On 31 Lug 2023
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Rispetto a 10 anni fa la cittadinanza è aumentata di oltre mille unità, ma la medicina di base è rimasta pressoché la stessa. In costante aumento la popolazione anziana, che ha maggiori necessità di cure e assistenza sanitaria. Cruciale la riforma tributaria, per trovare le risorse necessarie da investire nella sanità. Rapporto di Fitch: emergono analogie con le considerazioni fatte dalla CSdL. È sbagliato il debito estero con un’unica scadenza e si doveva incentivare il debito interno

RSM 31 07 2023 – Nei giorni scorsi è stato presentato il rapporto sullo stato di salute della sanità sammarinese per il 2022, alla presenza del nuovo Segretario di Stato Mariella Mularoni. Sull’argomento si è soffermato il Segretario FUPS Elio Pozzi nell’ultima puntata di “CSdL Informa”.

“Il Direttore dell’Authority Claudio Muccioli ha illustrato una serie di dati che presentano anche note positive; per esempio San Marino è il paese più longevo al mondo. Colpisce soprattutto il fatto che gli uomini sammarinesi abbiano la maggiore speranza di vita in assoluto. Ovviamente sono venute fuori le solite criticità, ad iniziare dal considerevole aumento della popolazione rispetto ad una decina di anni fa, ma con una medicina di base che è rimasta praticamente uguale nella sua struttura.

Con circa 1.500 residenti in più, è impensabile avere la stessa qualità che avevamo in passato. Il rapporto numerico tra medici di base e pazienti è aumentato notevolmente, come abbiamo già evidenziato in altre occasioni. Anche per effetto del costante calo delle nascite, si assiste ad un invecchiamento sempre crescente degli utenti della sanità sanmarinese. Gli over 65 sono tantissimi, molti dei quali presentano patologie anche croniche, che li porta ad avere necessità dei centri sanitari e delle strutture ospedaliere in misura molto maggiore rispetto ai più giovani.

Va anche considerato il Casale la Fiorina, che è nato come casa di riposo; in realtà è diventata una resistenza sanitaria assistita, dove sono presenti molti anziani che hanno bisogno di assistenza sanitaria continua. Da tempo si parla della necessità di ampliarla, portando a compimento il terzo lotto, che era già previsto al momento della sua progettazione.

Alla luce di tutto ciò, è stata evidenziata l’urgenza di fare notevoli investimenti nella sanità sammarinese, per rendere l’intero sistema sanitario in grado di soddisfare efficacemente i bisogni sempre crescenti della popolazione. Il Direttore dell’Authority aveva affermato, basando la sua affermazione su dati specifici, che ogni euro investito in sanità produce un ritorno di 7 euro. A me sembra un calcolo molto ottimistico, però se fosse vero è un dato importante. Il problema è come trovare le risorse; e qui torniamo alla necessità di realizzare la riforma dell’IGR, che stiamo aspettando dall’inizio della legislatura, ma che non è mai venuta alla luce. Occorre ricavare in maniera equa, attraverso nuovi ed efficaci strumenti di accertamento dei redditi e patrimoni, importanti risorse dai tanti soggetti economici che evadono ed eludono il fisco, cosa che noi chiediamo da sempre: solo allora San Marino potrà diventare veramente un paese solidale, che si prende cura in maniera adeguata delle persone più fragili e disagiate. In ogni caso, la politica deve decidere quale sarà il futuro della sanità sammarinese.”

Nella stessa puntata di “CSdL Informa” il Segretario Enzo Merlini ha fatto un accenno al dibattito in Consiglio sul nuovo giudizio dell’agenzia di rating Fitch, uscito proprio in quei giorni. “Molti Consiglieri erano contrariati perché alla RSM è stato confermato un rating molto basso, il BB, quando San Marino sarebbe da tripla A in base a PIL e reddito procapite, ma Fitch ha rilevato diversi fattori negativi che hanno ridotto considerevolmente il giudizio.

Nel loro rapporto abbiamo letto alcune considerazioni che avevamo espresso anche noi. Intanto non è stata risolta la questione degli NPL delle banche; a tal proposito Fitch teme che ci sarà un nuovo intervento dello Stato. Il debito estero è stato contratto con l’emissione di titoli a breve ed unica scadenza, il che ci rende vulnerabili nel loro rinnovo; secondo Fitch, inoltre, occorre diversificare i soggetti a cui ci si rivolge. La stessa agenzia di rating ha sottolineato che si sarebbe dovuto rivolgersi maggiormente ai sammarinesi per collocare i titoli del debito pubblico, ma non è stato creato un mercato obbligazionario interno.”

“Si tratta delle nostre stesse analisi, semplici ed incontestabili. Occorre sottolineare che il peccato originale è da ricondurre al primo finanziamento, con il quale ci siamo legati mani e piedi ad un mercato che ci sta strozzando, in termini di interessi. Ci siamo infilati in un ginepraio dal quale non si potrà uscire a colpi di maggioranza: serve un confronto fra tutte le forze politiche, sociali ed economiche”, ha concluso il Segretario CSdL Enzo Merlini.

CSdL