Rifinanziamento debito estero: il cappio al collo del Paese si stringe ulteriormente!

Posted On 08 Mag 2023
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Per San Marino la situazione debitoria si fa sempre più dura. 350 milioni di titoli nel mercato finanziario estero al tasso del 6,5% generano interessi annui pari a 23 milioni. La prima cedola degli interessi sarà pagata nel gennaio 2025, quindi dopo le elezioni. Dovrà pensarci il nuovo governo…

RSM 12 maggio 2023 – Il Governo ha deciso di anticipare il rifinanziamento del debito estero ad un tasso che, a nostro avviso, è folle. Se le ricerche fatte su internet non sono errate, rendimenti al 6,5% per una durata di poco più di 3 anni e mezzo, sono quasi il doppio di quello che pagano paesi con un rating come il nostro e con una ricchezza pro capite ben più bassa.

La scelta scellerata di due anni fa sta presentando il conto. Siamo passati dal tentativo – non riuscito – di assalto al Paese da parte di un gruppo di potere, al ricatto da parte dei mercati, questo sì, invece, perfettamente riuscito. In quest’ultimo caso, però, il Governo lo ha scelto e nessuno ha lavorato nell’ombra per questo risultato, almeno crediamo.

Altre due annotazioni degne di rilievo. La prima è che l’emissione è di 350 milioni, in luogo dei 340 precedenti; ciò significa che le necessità finanziarie sono ulteriormente aumentate, mentre il Segretario di Stato per le Finanze aveva dichiarato che il bilancio dello Stato è addirittura in attivo.

La seconda è che la prima cedola degli interessi sarà pagata il 19 gennaio 2025; quindi, per il bilancio 2024, anno delle elezioni, non sarà necessario prevederne lo stanziamento a bilancio. Ci penserà il nuovo governo a come coprire la ‘bellezza’ di 23 milioni all’anno di interessi per il solo debito estero!

Nel frattempo, chi aveva acquistato i precedenti bond, in scadenza a febbraio 2024, al 3,25%, stapperà bottiglie di champagne, visto che potrà riacquistarli ad un tasso doppio già dal prossimo 19 maggio.

Noi invece siamo preoccupati ed invitiamo i cittadini a guardare in faccia il Governo ed i Consiglieri che, convocati d’urgenza, domani saranno chiamati a ratificare il Decreto in Consiglio Grande e Generale, convocato in seduta straordinaria a partire dalle ore 9.

CSdL