Accordo San Marino-UE: ai cittadini occorre fornire risposte precise

Posted On 26 Feb 2023
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Negli incontri pubblici si danno informazioni di carattere generale sugli effetti dell’associazione alla UE, in quanto non è risaputo il risultato delle trattative. Le migliori intenzioni rischiano di tramutarsi nel dare fiato a chi è contrario pregiudizialmente. Nuovo report Fitch che conferma il declassamento di San Marino: è incredibile che ora il Governo esprima soddisfazione, a differenza di pochi mesi fa

RSM 26 febbraio 2023 – Anche dirigenti della CSdL hanno partecipato agli incontri tematici di approfondimento finora svolti sul tema dell’associazione di San Marino con l’Unione Europea, nel quale si è registrata una notevole partecipazione di cittadini, a dimostrazione del forte interesse che l’argomento suscita nel paese.

Nella puntata n. 42 di “CSdL Informa” dei giorni scorsi, Giuliano Tamagnini ha sollecitato il Segretario Enzo Merlini ad esprimere un parere sul dibattito ascoltato in questi incontri, alla luce della posizione della Confederazione del Lavoro, da sempre convinta europeista.

“Noi siamo europeisti e anti-isolazionisti da sempre. Riteniamo l’accordo di associazione all’UE una scelta obbligata, oltre che giusta – ha affermato Merlini – si tratta di vedere quali saranno gli ‘adattamenti’ annunciati per i piccoli Stati come San Marino. Negli incontri pubblici è emerso ancora una volta che molte informazioni non sono note, in quanto riservate, e quindi non possono essere portate a conoscenza della cittadinanza in questa fase. È ovvio che i tecnici non possono dire ciò che compete alla politica.

È emerso che a San Marino ci sono diverse persone contrarie all’associazione con la UE, che utilizzano argomenti che apparentemente possono fare presa; al contempo molti cittadini non hanno maturato ancora una idea definitiva e vogliono capire con precisione cosa comporta realmente per il nostro paese questo passaggio epocale; ma se a domande specifiche non si possono dare risposte dettagliate, anche perché condizionate dalla capacità negoziale delle parti, questo finisce per dare ulteriore fiato a quelli che sono contrari pregiudizialmente.

Il vice presidente dell’Unione Europea Maros Sefcovic, venuto a San Marino poco tempo fa, quando affermava la necessità di coinvolgere la cittadinanza, non credo intendesse lo svolgimento di incontri ove non sia possibile entrare nel dettaglio. La gente vuole conoscere con precisione e in modo esaustivo quali sono gli effetti di questa scelta, che noi sosteniamo con forza da molti anni, ma queste informazioni non stanno arrivando.”

Una chiosa finale il Segretario CSdL l’ha riservata all’ultimo report dell’Agenzia di rating Fitch. “Non sono passati neanche sei mesi dal precedente report, del settembre 2022, in cui il nostro paese è stato declassato, passando da BB+ a BB. Allora da parte della politica era stata espressa grande sorpresa e disappunto per questa retrocessione.

Ora che Fitch ha confermato quella valutazione nel nuovo report, incredibilmente va tutto bene. Mi sembra di sognare! Com’è possibile che la politica possa dare un giudizio dello stesso evento, ieri in un modo e oggi in senso opposto? Che credibilità può avere il nostro paese? Con questo giudizio, rifinanziare il debito estero di 340 milioni potrebbe costare intorno al 6%, che significherebbe pagare interessi per 20 milioni all’anno, a cui vanno aggiunti gli interessi sulle altre voci del debito. A mio avviso andrebbe ammesso che la scelta del debito estero sia stato un grosso errore.”

A proposito di debito pubblico, nella serata sulla UE, un cittadino ha chiesto cosa succederebbe all’indomani del raggiungimento dell’accordo di associazione, rispetto all’obbligo del pareggio di bilancio. “Non mi risulta che la UE – ha puntualizzato Merlini – imponga che il pareggio non possa essere raggiunto con il debito, ma dipende da quanto questo è elevato: in sostanza, non potremo indebitarci a nostro piacimento, ma ciò non perché ce lo impone qualcuno, ma perché rischiamo di strozzarci con le nostre stesse mani.”

CSdL