Contratti da rinnovare, è necessaria la partecipazione di tutti i lavoratori allo sciopero generale!

Posted On 10 Nov 2022
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È importante manifestare tutti uniti per dare una forte spinta all’obiettivo di far ripartire i tavoli contrattuali e raggiungere aumenti economici soddisfacenti, in grado di difendere le retribuzioni dalla continua erosione del caro vita

RSM 10 11 2022 – Sono oltre 5mila i lavoratori ancora senza contratto nei settori privati del terziario e i salariati AASLP, di cui 3mila solo nel comparto del commercio. È dunque lunga la lista dei contratti collettivi che, nonostante mesi di trattative, si trovano tuttora in una fase di stallo: oltre al commercio, i cui lavoratori hanno dato vita allo sciopero del settore lo scorso 4 novembre, anche edilizia privata, servizi, bar-alberghi-ristoranti, salariati, banche.

Le associazioni di categoria hanno determinato questo stallo nelle trattative, in quanto sono ferme a percentuali di aumento del tutto insufficienti a fronte di un’inflazione che continua a ridurre in maniera importante il potere d’acquisto delle retribuzioni, e che si stima andrà a superare il 10% a fine anno. E intanto incombe anche la minaccia del più che raddoppio delle tariffe di luce e gas, per ora solo temporaneamente sospeso.

Il rinnovo dei  contratti con percentuali adeguate, che coprano almeno una parte significativa di inflazione, oltre ad essere un diritto è anche uno strumento di sostegno al reddito delle famiglie e di ridistribuzione della ricchezza, tanto più importante in un contesto in cui l’equità è un traguardo ancora molto lontano.

Tra le categorie senza rinnovo del contratto vi sono anche i salariati dello Stato, dipendenti della Azienda per i lavori pubblici. Verso questi lavoratori – i quali percepiscono retribuzioni tra le più basse in assoluto a San Marino, addirittura ferme da 10 anni – lo Stato dovrebbe dare un segnale concreto a sostegno del loro reddito;  invece dopo diversi mesi di trattativa e uno sciopero nel luglio scorso, il Governo non ha ancora creato le condizioni per raggiungere un’intesa soddisfacente.

Lo sciopero generale indetto unitariamente dalle tre sigle sindacali per l’intera giornata lavorativa di martedì 15 novembre, con al centro anche i temi della riforma pensionistica, del caro bollette e della politica dei redditi, è l’occasione per mettere insieme tutti i lavoratori dei diversi settori senza rinnovo contrattuale – unitamente a chi il contratto lo ha già rinnovato, ai pensionati e ai cittadini – in un’unica grande forza, per mostrare quanto sia energica e determinata la loro volontà di affermare il diritto alla difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni, e per vedersi riconoscere il ruolo fondamentale che tutti i lavoratori svolgono quotidianamente, con impegno ed abnegazione, anche per la tenuta del sistema economico e dei livelli di stato sociale, dimostrando di avere a cuore le sorti del paese.

È quindi molto importante la partecipazione di ogni lavoratore allo sciopero; tutti insieme possiamo dare una grande forza alle nostre più che legittime richieste. Forza  necessaria per far ripartire i diversi tavoli contrattuali con l’obiettivo di vedersi riconosciuti aumenti economici soddisfacenti e in linea con l’attuale momento storico.

FUCS-CSdL     FCS-CDLS

 

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