Contratto Banche: risposte di ANIS e ABS al limite del ridicolo

Posted On 08 Feb 2024
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RSM 8 02 2024 – Nonostante le rilevanti sfide che il Paese ed il sistema bancario sammarinese stanno affrontando, iter di associazione all’Unione Europea e attività di cartolarizzazioni degli NPL, e incuranti dell’ampia disponibilità manifestata dai Dipendenti e dal Sindacato rispetto alle tempistiche di rinnovo contrattuale, le risposte emerse nel corso dell’incontro avvenuto l’8 Febbraio mattina presso l’ANIS, alla presenza dei vertici dell’Associazione Bancaria Sammarinese e dei Direttori Generali degli istituti bancari, sono state largamente insufficienti, arrivando in qualche passaggio al limite del ridicolo.

Entrando nel merito di quanto emerso nel corso dei due incontri effettuati l’1 e l’8 Febbraio va sottolineato che le richieste di integrazioni normative avanzate dal Sindacato e approvate dai Dipendenti bancari sammarinesi sono state in larghissima parte rigettate, ivi comprese richieste che non avevano alcun impatto di tipo economico. Siamo arrivati a rasentare il ridicolo quando a fronte della richiesta sindacale di effettuare due incontri annuali per affrontare temi organizzativi e di condivisione delle prospettive delle banche, la risposta di ANIS per conto di ABS è stata negativa! Dello stesso tenore anche le risposte delle controparti su altre richieste normative di assoluto buon senso che avevano l’obiettivo di aggiornare e migliorare un contratto scaduto da oltre 13 anni.

Rispetto alla parte economica del rinnovo contrattuale, le richieste sindacali si sono concentrate sul riconoscimento degli arretrati dal 2010 al 2022 sotto forma di una-tantum che ha l’obiettivo di compensare parzialmente l’erosione inflattiva degli stipendi che sono tuttora fermi al 2009. Nel periodo evidenziato si è rilevato un aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie sammarinesi pari a circa il 30% con conseguente rilevante perdita del potere di acquisto degli stipendi. Da sottolineare anche che, dal 2010 ad oggi, vari contratti di altri comparti sono stati rinnovati più volte, in primis il Contratto Industria, riconoscendo adeguati aumenti economici. Chiusura totale di ABS e ANIS riguardo al riconoscimento forfettario degli arretrati: per le RSA e per il Sindacato questo rifiuto è inaccettabile, lo è tanto più tenuto conto dei forti sacrifici fatti dai dipendenti in questi anni con la sospensione di voci economiche il cui ricavato è stato puntualmente dilapidato in laute remunerazioni di dirigenti e consulenti.

Le richieste di Sindacato e Dipendenti bancari per gli anni 2023 – 2027, ponderate ed equilibrate, prevedono un aggiornamento delle tabelle contrattuali e percentuali che tengano conto della necessità di recuperare il potere di acquisto delle retribuzioni. Va stigmatizzato il tentativo delle controparti di escludere dagli aumenti l’anno 2023 motivando tale decisione con il fatto che ormai l’anno è trascorso: va ricordato ad ABS e ANIS che la reiterata richiesta di dipendenti e Sindacato di attivare la trattativa prima di Natale – nonostante un partecipato sciopero del settore – è stata da loro disattesa. La proposta di ABS e ANIS riguardo ai possibili aumenti fa rilevare percentuali molto lontane da quanto richiesto dai Dipendenti: peraltro questa offerta al ribasso è ulteriormente risibile tenuto conto della vera e propria provocazione emersa riguardo ad una voce contrattuale che verrebbe taglieggiata per compensare la quota di Fondiss di competenza delle aziende: sarebbe il primo eclatante caso nel quale la contribuzione di Fondiss non viene suddivisa equamente tra datore di lavoro e dipendenti, ma verrebbe in realtà di fatto integralmente versata dai lavoratori, abbattendo una voce economica corrisposta già da anni. Questa richiesta inaccettabile e provocatoria, che denota in modo inequivocabile il livello misero delle proposte di ABS e ANIS, è assolutamente ridicola!

Da sottolineare un aspetto che ci lascia perplessi: vista la presenza dei Direttori Generali delle banche e del Presidente di ABS – Assobancaria sammarinese riterremmo auspicabile che la trattativa fosse gestita con maggiore incisività da parte di questi ultimi, riservando ad altri il ruolo di consulente tecnico. Questa riflessione è motivata dalla specificità del settore bancario che evidenzia peculiarità e tecnicismi molto diversi da altri ambiti contrattuali. La modalità con cui si è sviluppato il confronto sino ad oggi complica oggettivamente la trattativa, introducendo dinamiche esterne al comparto bancario, con parallelismi su altri contratti che nulla hanno a che fare con il settore bancario. Questa modalità di condurre la trattativa non agevola la positiva soluzione del rinnovo contrattuale, svilendo di fatto il ruolo dell’Associazione Bancaria Sammarinese e dei vertici delle banche.

I dipendenti bancari si ritroveranno in assemblea generale nella mattinata del 9 Febbraio per affrontare quanto emerso negli incontri con ABS, ANIS e vertici delle Banche: nel corso della riunione si valuteranno tutte le iniziative che si riterranno necessarie ed opportune per ricondurre la trattativa di rinnovo ad un confronto accettabile e dignitoso per le professionalità delle centinaia di dipendenti coinvolti.

Le Federazioni Servizi di CSdL – CDLS – USL

Le RSA – Rappresentanze Sindacali Aziendali dei Quadri, Impiegati ed Ausiliari di BAC – BSM – Carisp

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