Report FMI: dai numeri pubblicati sembra che il bilancio dello Stato sia realmente in passivo

Posted On 04 Ott 2023
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Nella tabella pubblicata dal FMI, dalle stime per il 2023 sembra che il bilancio sia effettivamente in passivo, in quanto le spese superano i ricavi, confermando la lettura del bilancio data da un Consigliere di maggioranza e dalle opposizioni, mentre il Segretario alle Finanze continua a sostenere che ci sarà un attivo. Ribadita la necessità di consolidare il Bilancio dello Stato con nuove entrate, da realizzare attraverso la riforma fiscale. Le affermazioni del FMI sulla presunta necessità del lavoro interinale costituiscono la consueta litania

RSM 4 10 2023 – Il report annuale del Fondo Monetario Internazionale, recentemente reso pubblico, è un test significativo dello stato di salute delle finanze pubbliche e dell’economia del Paese. Nel consueto giro di incontri che ha coinvolto anche le organizzazioni sindacali, la CSdL ad un certo punto ha chiesto di invertire le parti, ovvero di porre alcune domande alla delegazione del FMI. Ne ha parlato il Segretario Generale CSdL Enzo Merlini nell’ultima puntata di “CSdL Informa”.

La prima domanda è stata sui numeri effettivi del Bilancio dello Stato; infatti, da un lato il Segretario di Stato alle Finanze afferma che il bilancio registra un attivo di 7 milioni, mentre un Consigliere di maggioranza esperto della materia sostiene invece esserci un passivo di 60 milioni. Dunque chi dice la verità? “Ci hanno risposto – ha esordito Merlini – affermando che dipende, tra le altre cose, da come si valutano i numeri e quale peso si dà agli investimenti, alle spese ed altre voci; quindi, tutte e due le versioni – seppur totalmente discordanti – avrebbero un fondamento!!!

Nella tabella pubblicata dal Fondo Monetario, dalle stime per il 2023 sembra che il bilancio sia effettivamente in passivo, in quanto le spese superano i ricavi nella misura del 2,2% del PIL, pari a circa 40 milioni, confermando quindi la versione del Consigliere di maggioranza e delle opposizioni, seppure con valori diversi. È una lettura da profani, per cui attendiamo di essere smentiti, nel caso. Comunque, i tecnici di Washington confermano che c’è bisogno di consolidare il Bilancio dello Stato attraverso nuove entrate e la razionalizzazione delle uscite.”

“Il linguaggio usato dal FMI – ha sottolineato il Segretario CSdL – è sempre benevolo nei confronti dei governi, ma dalla loro analisi in realtà emerge che la riforma IGR andava realizzata, come chiedevano anche l’anno scorso, con l’obiettivo di aumentare le entrate di circa 26 milioni, se la memoria non m’inganna, con effetto a crescere negli anni successivi.

Ora viene ribadita la necessità di porre in essere la riforma fiscale, ma con una esigenza minore in termini di entrate, in quanto gli ultimi due anni sono stati più positivi del previsto.

Una ulteriore domanda è stata loro rivolta sugli NPL. Visto che in precedenza l’FMI aveva scritto che la garanzia dello stato sulle cartolarizzazioni doveva essere la più bassa possibile, abbiamo chiesto se questa valutazione fosse cambiata o meno. La risposta è stata rassicurante: a loro giudizio l’operazione viene portati avanti attraverso soggetti assolutamente affidabili (come la JP Morgan) e probabilmente le garanzie dello Stato ci vorranno, ma verosimilmente non sarà necessario che vengano escusse.

In altre parole, a loro avviso probabilmente lo Stato non dovrebbe mettere un soldo per coprire gli NPL. L’auspicio è che sia la previsione giusta, ma le voci che girano nel paese tra gli addetti ai lavori non paiono proprio di questo avviso. C’è da augurarsi che si tratti di iettatori. Chi avrà ragione lo scopriremo in un futuro non ravvicinato, perché il risultato finale di queste operazioni sarà noto a distanza di diversi anni, così come la mancata riscossione dei crediti concessi senza adeguate garanzie è emerso in tempi molto dilatati.

Se la previsione del FMI si rivelerà sbagliata, ce ne renderemo conto probabilmente quando ci saranno altre persone al Governo ed anche al FMI. Quindi, ancora una volta la responsabilità sarà dei loro predecessori, ovvero non sarà colpa di nessuno. Nello scenario peggiore ancora una volta ci troveremmo nei prossimi lustri a dovere sborsare altri milioni di euro per coprire gli NPL delle banche, senza che nessuno sia chiamato a risponderne.”

Ha aggiunto il Segretario CSdL: “In tema di mercato del lavoro, ancora una volta il FMI sostiene che il lavoro interinale è determinante per lo sviluppo economico. Sembra la solita litania ripetuta all’infinito, nonostante venga riconosciuto che i numeri dell’occupazione a San Marino sono estremamente positivi e le nostre imprese hanno dimostrato una capacità di affrontare le crisi che non era affatto scontata.”

Il punto sui contratti in corso di trattativa e recentemente firmati, il caro vita e la politica dei redditi, l’ammanco di contributi alle casse dell’ISS sono stati altri temi trattati nell’ultima puntata di CSdL Informa, che tratteremo un successivi comunicati.

 

CSdL