Politica dei redditi: chiacchiere d’agosto!

Posted On 23 Ago 2023
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Dalla Festa dell’Amicizia e dal Consiglio Grande e Generale tante dichiarazioni di buona volontà ma nessun fatto concreto. Secondo Governo e maggioranza, lavoratori e pensionati possono aspettare mentre le residenze fiscali non domiciliate sono urgenti

RSM 23 agosto 2023 – Dalla Festa dell’Amicizia sono giunte rassicurazioni: le famiglie sammarinesi avranno presto soddisfazione, in termini di interventi di sostegno al reddito. Peccato che i sindacati li chiedano da quando l’inflazione ha cominciato la sua crescita incontrollata, ma non se n’è vista neanche l’ombra.

Il Segretario della DC ha anche confermato che la riforma dell’IGR non si farà perché il debito non va sostenuto con maggiori imposte, ma con la crescita e lo sviluppo. Questa è però un’affermazione non veritiera, perché l’inflazione è una tassa che pesa sui redditi fissi. Peraltro, gli aumenti contrattuali (per chi li ha percepiti) hanno prodotto un aumento delle imposte.

Inoltre, la legge tributaria prevede che si debba adottare il fiscal drag, ovvero la revisione degli scaglioni sulla base dei quali vengono applicate le aliquote progressive, proprio per depurare il prelievo fiscale su salari, stipendi e pensioni dagli effetti dell’inflazione.

Ciò significa che gli scaglioni andrebbero innalzati di quasi il 20%, producendo un significativo riequilibrio fiscale, con maggiori effetti però per i redditi più elevati. Anche per questo la riforma tributaria doveva diventare l’occasione per agire sulle detrazioni e deduzioni, aumentandole a favore delle persone meno abbienti, oltre che per stanare le ampie sacche di evasione ed elusione fiscale. Nulla vieta di intervenire con un provvedimento stralcio.

Occorre sottolineare che il Segretario di Stato Marco Gatti aveva presentato una relazione sulla riforma IGR che prevedeva una riduzione di queste agevolazioni, con l’obiettivo di incassare circa 20 milioni di nuove entrate annue. Non è stato necessario, perché l’impennata della crescita economica e dell’inflazione ha prodotto verosimilmente lo stesso risultato, se non addirittura maggiore per il bilancio dello Stato.

Ciò è però avvenuto a scapito dei redditi da lavoro e da pensione che, come è noto, sono i maggiori contribuenti. Non possiamo quindi accettare dichiarazioni che sono palesemente non corrispondenti alla verità; contrariamente a quanto dicono, Governo e maggioranza in realtà stanno tartassando lavoratori e pensionati!

L’assestamento di bilancio sarebbe stata l’occasione giusta per adottare provvedimenti efficaci e immediati, mentre dobbiamo assistere ad uno spettacolo indecoroso, a causa della caparbietà del Governo nel voler aprire le porte a persone facoltose che, pagando pochi spiccioli, potranno sfruttare un “generoso” sistema fiscale per fare i loro affari. Mi riferisco ovviamente alle residenze fiscali non domiciliate, un vero e proprio ritorno al passato, di cui non si dovrebbe andare fieri.

Trattare lavoratori e pensionati, ed i cittadini più in generale, come dei limoni da spremere e mettere in atto politiche fiscali spregiudicate nei confronti di chi non investe un centesimo nel nostro territorio è veramente inaccettabile!

Il Consiglio Grande e Generale riunito in questi giorni potrebbe dare un primo segnale, ovvero approvare emendamenti dell’opposizione che prevedono interventi concreti di sostegno al reddito, come l’aumento degli assegni familiari, in attesa (lunga a mio parere) che venga introdotta l’ICEE per poter parametrare l’intervento in favore di chi ha effettive maggiori necessità. Staremo a vedere.

Resto comunque fiducioso: confido che verso fine anno Governo e maggioranza adottino i provvedimenti richiesti dal sindacato, con l’auspicio che i cittadini, che presto saranno chiamati alle urne, se ne ricordino al momento del voto e dimentichino che per lungo tempo sono stati letteralmente presi in giro.

Enzo Merlini – Segretario Generale CSdL