Bollette utenze: è necessario rivedere scaglioni e tariffe

Posted On 16 Apr 2023
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In assenza di letture reali al termine di ciascun mese, l’indicizzazione produrrà bollette del gas non corrispondenti all’effettivo consumo. Invitiamo i cittadini ad avvalersi della possibilità, registrandosi sul sito dell’AASS, di caricare l’autolettura al termine di ciascun mese. Rimarcata la necessità di adeguare gli importi dei consumi effettuati in maniera diversificata in base alla composizione dei nuclei familiari, distinguendo tra famiglie numerose o meno. Ennesimo appello al Governo ad aprire il confronto sulla politica dei redditi

RSM 16 aprile 2023 – Nei giorni scorsi, le Organizzazioni sindacali e le Associazioni dei Consumatori hanno effettuato un incontro con l’Authority per l’energia, nuovamente richiesto a seguito del recente pasticcio relativo alle fatture del gas.

Anche con l’Authority, così come con il Governo, abbiamo esordito ribadendo la nostra contrarietà agli aumenti tariffari senza un vero piano strategico di riduzione del costo della vita. Quindi diventa necessario trovare sinergie atte a far scendere le tariffe, supportate anche da necessarie politiche del risparmio energetico dei consumi; per questo occorre dare inizio ad un serrato confronto sul piano tecnico.

Fatta questa premessa, con l’Authority si è parlato prevalentemente dell’importo e della struttura delle bollette, perché i problemi relativi ai disservizi ed agli interventi di carattere sociale per calmierare gli effetti degli aumenti, sono stati e verranno nuovamente posti all’AASS ed al Governo.

In primo luogo, abbiamo ribadito che le utenze pagate dai cittadini e dalle imprese non devono servire a consentire all’AASS utili che non siano strettamente necessari per gli investimenti.

Tale precisazione si è resa necessaria in quanto, a fronte della rinnovata sollecitazione a ripristinare una differenza marcata tra i diversi scaglioni di consumo per incentivare il risparmio, l’Authority ha risposto che quello più basso non potrebbe scendere al di sotto del costo reale, determinato dal prezzo di acquisto dell’energia elettrica e del gas, oltre allo spread. Ciò significa che, di fatto, come in effetti è realmente avvenuto, non si disincentiva chi consuma più di quanto strettamente necessario.

Essendo di fronte ad un fornitore monopolista di proprietà pubblica, riteniamo che la diversificazione tra gli scaglioni ed il loro adeguamento alle diverse caratteristiche delle famiglie debbano invece essere un punto qualificante delle politiche tariffarie. In caso contrario, con riferimento all’energia elettrica, si perpetuerebbe il fatto che, rispetto al periodo antecedente la svolta relativa all’indicizzazione delle tariffe, chi consuma molto spende di meno di qualche mese fa, al contrario di chi è parsimonioso. Sul punto, l’Authority si è riservata di effettuare nuove valutazioni, anche con riferimento agli scaglioni previsti per le bollette del gas.

Al momento non siamo in grado di fare proiezioni, per cui abbiamo chiesto quale sarebbe stato l’effetto sulle tariffe del gas, qualora l’indicizzazione mensile fosse stata adottata da gennaio, come richiesto dall’AASS. L’Authority ha risposto che a gennaio sarebbero state maggiori, mentre a febbraio e, soprattutto, a marzo sarebbero state inferiori. Quindi, per il mese di aprile c’è da aspettarsi un calo delle tariffe, se il prezzo del gas sul mercato continuasse a ricalcare i valori dello scorso mese.

Resta il fatto che l’indicizzazione in assenza di letture reali al termine di ciascun mese produrrà importi delle bollette non corrispondenti all’effettivo consumo mensile. Abbiamo quindi ribadito le nostre perplessità rispetto a tale scelta. Invitiamo i cittadini ad avvalersi della possibilità di caricare sul sito l’autolettura al termine di ciascun mese (occorre registrarsi sul sito dell’AASS con dati reperibili sulle bollette).

Infine, abbiamo rimarcato nuovamente la necessità di adeguare l’importo relativo ai consumi effettuati in maniera diversificata rispetto alla composizione dei nuclei familiari: occorre distinguere se, a parità di consumo, la famiglia sia numerosa o meno. Anche su questo punto, l’Authority si è riservata di effettuare le opportune valutazioni. Fra qualche settimana ci incontreremo nuovamente per i necessari approfondimenti.

Vi è poi il tema della tutela di chi consuma molta energia elettrica e gas perché costretto a stare in casa per ragione di salute: rivolgiamo al Governo l’ennesimo appello ad aprire il tavolo sulla politica dei redditi, in quanto aspetti sociali di questa natura devono essere affrontati attraverso la concertazione.

CSdL – CDLS

Sportello Consumatori – ASDICO