È SCIOPERO GENERALE!

Posted On 24 Ott 2022
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Da svolgersi in una giornata a partire dal 14 novembre, in concomitanza con la sessione del Consiglio che approverà la riforma pensionistica. I sindacati chiedono a tutti i gruppi consigliari di accogliere le richieste di modifica e di trasformarle in emendamenti. Appello a rinnovare i contratti scaduti e a sospendere la nuova stangata sulle bollette

È unanime il sì dell’Attivo dei delegati sindacali, riunito stamattina nella sala Montelupo di Domagnano, allo sciopero generale per chiedere modifiche alla riforma delle pensioni, il rinnovo di tutti i contratti scaduti e un piano di sostegno contro il caro bollette.

Davanti a una platea gremitissima i tre Segretari Generali, Enzo Merlini (CSdL), Gianluca Montanari (CDLS) e Francesca Busignani (USL), sottolineando le continue difficoltà di confronto con il Governo, hanno fatto il punto sulle riforme in discussione in Consiglio, sul rinnovo dei contratti scaduti e delineato la strategia sindacale in vista della prossima seduta del Consiglio Grande e Generale di metà novembre.

In primo piano il nodo pensioni. Domani verrà inviato al Congresso di Stato e a tutti i gruppi Consigliari un documento che elenca i punti critici del progetto di riforma approdata in seconda lettura. Tre su tutti: il prelievo forzoso dal fondo di riserva, senza prevedere un accordo tra le parti; l’oneroso piano di disincentivi per le pensioni anticipate che colpisce soprattutto le donne; il rinvio della riforma del secondo pilastro complementare (Fondiss). “Chiediamo a tutte le forze consigliari – affermano i Segretari di CSdL, CDLS, USL – che le nostre proposte di modifica vengano discusse e trasformate in emendamenti da presentare unitariamente in seconda lettura”.

L’altra riforma, quella del mercato del lavoro, registra invece uno sviluppo positivo: i punti più controversi, dal lavoro interinale ai distacchi, vengono sostituiti da articoli programmatici che rimandano ad una decretazione successiva, dando così spazio al confronto tra le parti.

Contratti scaduti fermi al palo ed esponenziale rincaro delle bollette sono per i tre Segretari Generali un “binomio preoccupante” che provoca l’erosione dei salari e delle pensioni: “Solo per i settori dell’industria-artigianato e assicurazioni si sono firmati i rinnovi, mentre per il resto del mondo del lavoro sammarinese è tutto fermo. Una paralisi contrattuale che va superata al più presto perché in questo quadro di prezzi fuori controllo rappresenta una minaccia per i redditi di migliaia di lavoratori”.

Stigmatizzata anche la decisione del Governo di procedere, anche in questo caso senza alcun confronto con le parti sociali, all’aumento di oltre il 100% delle bollette di luce e gas. “È urgente sospendere gli aumenti – sostengono Enzo Merlini, Gianluca Montanari e Francesca Busignani – e aprire un tavolo di confronto sulla politica dei redditi per definire una strategia di contrasto al caro vita, soprattutto con aiuti rivolti alle famiglie più in difficoltà”.

Un forte appello ai lavoratori di tutti i settori e ai pensionati, esteso ai cittadini, a partecipare allo sciopero generale e a manifestare in Piazza della Libertà, è stato rivolto dall’intera platea dei delegati sindacali. Uno sciopero per riaffermare in primo luogo la dignità delle persone e l’importanza del ruolo del sindacato, e – sul nodo pensioni – per tutelare i diritti di tutti; chi in pensione ci è già, chi è prossimo ad andarci e le future generazioni. Anche per i giovani si decide, fin da ora, il loro diritto ad una futura pensione adeguata e dignitosa.

 CSdL – CDLS – USL