Mancati pagamenti dei pedaggi autostradali, una questione ancora tutta da chiarire

Posted On 14 Set 2022
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Mancati pagamenti dei pedaggi autostradali, una questione ancora tutta da chiarire. Invitiamo i cittadini coinvolti a sospendere i pagamenti”. Lo affermano le tre associazioni dei consumatori di San Marino (Sportello Consumatori-Asdico-Ucs) in questi giorni alle prese con decine di segnalazioni di sammarinesi che si sono visti recapitare una lettera dalla Società di recupero crediti Nivi spa di Firenze, con cui si invita a saldare il presunto debito entro 15 giorni. Sono già oltre 4mila i sammarinesi che hanno ricevuto i solleciti spediti dalla Nivi per un ammontare di 194 mila euro, e ulteriori 150 saranno inviati nelle prossime settimane.

“Molte cose devono essere approfondite sia sul piano giuridico, sia su quello amministrativo- sottolineano le Assoconsumatori – ed inoltre i casi sono molto diversi l’uno dall’altro. Per questo, anche in collaborazione con l’Ambasciata di San Marino a Roma, abbiamo deciso di dedicare queste settimane ferragostane per verificare ogni situazione”.

Da qui l’invito ai cittadini interessati “a sospendere le iniziative di pagamento” alla società recupero crediti. “Al termine di questa fase di approfondimento – assicurano – forniremo tutte le necessarie indicazioni per far fronte a questi presunti mancati pagamenti autostradali”.

Titolari di obbligazioni BNS, sull’altro tema caldo di metà estate le Assoconsumatori fanno sapere che nei giorni scorsi hanno inviato al Segretario di Stato alle Finanze una lettera per chiedere un incontro. “La decisione del Governo di convertire i titoli BNS in titoli di debito pubblico a 10 anni è stata una iniziativa unilaterale che, tra l’altro, non tiene conto di specifiche valutazioni tecnico finanziarie e personali che interessano alcuni correntisti. Casi a cui va data una risposta”.

Anche per questo Sportello Consumatori, Asdico e Ucs esprimono solidarietà all’aggregazione spontanea “comitato correntisti sammarinesi” costituitosi dopo la decisione presa dal Governo con la Legge di assestamento di Bilancio di convertire le obbligazioni BNS in scadenza a fine luglio in Titoli di Stato della durata di dieci anni al tasso dell’1%. “C’è la nostra piena disponibilità – concludono – a lavorare insieme al neo comitato per trovare soluzioni equilibrate e condivise nel rispetto del Diritto, anche tenendo conto di quanto è stato fatto in passato in casi simili a questo e delle situazioni specifiche delle singole famiglie”.