La disabilità nel mondo del lavoro
Se la ricerca di lavoro per noi è a volte molto difficile e estenuante, ci siamo mai chiesti come può essere per un disabile?

Il Network globale su imprese e disabilità, nel quale prendono parte imprese multinazionali, organizzazioni di datori di lavoro, reti d’imprese e organizzazioni di persone con handicap, ha il compito di promuovere l’accesso dei disabili nel mondo lavorativo. Secondo l’ILO è uno strumento tramite il quale le imprese potranno avere l’opportunità di usufruire di manodopera diversa, potranno rendere i luoghi di lavoro più sicuri, accrescere la fedeltà al marchio e ridurre il cambio di personale.
La verità è che siamo tutti spaventati da ciò che non si conosce. La maggior parte delle persone non si sente a suo agio quando ha intorno persone disabili, è normale. Queste le parole di Yves Veulliet, un ragazzo che a ventun’anni perde l’uso delle gambe in un incidente, il quale conosce molto bene la fatica di trovare un lavoro quando il mondo di lavoro è pieno di barriere: quando poi si trova un lavoro, c’è sempre l’ostilità dei colleghi a renderlo più complicato.
«In fin dei conti, la funzione del datore di lavoro è quella di offrirmi un ambiente di lavoro favorevole che mi consenta di gestire il mio handicap, mentre il mio compito di impiegato è di gestire il mio handicap e il mio lavoro. I rispettivi ruoli devono essere chiari per entrambi» ha aggiunto Yves che da 25 anni lavora come Manager globale per la disabilità e l’inclusione all’IBM.
“Perché assumere un disabile?” Questa è la domanda che molti datori di lavoro si pongono; la risposta è semplice e viene direttamente da Yves: «La risposta è che nelle imprese non devono assumere un disabile. Piuttosto devono assumere una persona che possieda le competenze richieste per una determinata posizione. Se poi succede che questa persona è disabile, così sia, ma la questione non è l’handicap in sé».
Erica Valentini