Riduzione del deficit pubblico e nuove risorse per il lavoro: la CSU ha manifestato sul Pianello
“Certezze sul bilancio adesso”, è la parola d’ordine del sit-in di oggi pomeriggio in Piazza della Libertà dei Direttivi di CSdL-CDLS. Obiettivo dell’iniziativa sindacale, rivolta al Congresso di Stato, razionalizzare la spesa corrente dello Stato, per ridurre il crescente deficit di bilancio, e acquisire nuove risorse attraverso l’equità fiscale da investire nello sviluppo e nel lavoro.
Per realizzare ciò, è prima di tutto necessario affrontare il nodo delle riforme strutturali della spesa pubblica, mettendo mano al capito degli appalti, degli acquisti e delle esternalizzazioni, realizzando una seria politica di spending review. Ma il Governo ha ignorato tutto ciò, preferendo affrontare il problema attingendo unicamente dalle retribuzioni dei dipendenti pubblici.
In tal senso la finanziaria 2014 è ben lontana dal realizzare il pareggio di bilancio; anzi, prevede l’ulteriore aumento del debito pubblico. Uno dei capitoli più critici è quello dei fondi pensioni. Con le misure previste, il debito complessivo del bilancio pubblico verso i fondi dei lavoratori dipendenti ammonta a ben 84 milioni di euro. In sostanza, il bilancio pubblico è finanziato in gran parte dal fondo pensioni dei lavoratori dipendenti! Su tutta la partita dei fondi pensione, ribadiamo che il Governo deve indicare chiaramente i tempi e le modalità per la restituzione delle somme che appartengono ai fondi dei lavoratori dipendenti.
La nuova legge tributaria deve essere lo strumento fondamentale per incamerare nuove risorse per il bilancio dello Stato e per mettere fine alla diffusissima evasione/elusione fiscale. è necessario che il Governo garantisca la concreta attuazione di tutti gli strumenti necessari per il reale accertamento dei redditi da lavoro autonomo, con l’approvazione in tempi rapidi di tutti i decreti necessari per completare e rendere efficiente l’impianto normativo di questa riforma.
La CSU chiede che la Smac sia resa obbligatoria per tutte le spese, anche le più piccole e per qualsiasi esercizio o prestatore d’opera, senza nessuna esenzione. Sul piano della tempistica, poiché gli scontrini sotto i 70 euro si possono detrarre solo per gli acquisti fatti entro il 30 giugno di quest’anno, si evince che la Smac deve essere obbligatoria a partire dal prossimo 1° luglio.
La spending review deve puntare ad eliminare sprechi e inefficienze, a garantire il controllo dei conti pubblici e a liberare significative risorse da utilizzare per interventi di sviluppo e per consolidare lo stato sociale. La razionalizzazione della spesa non deve diminuire la qualità e quantità di servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione e dal sistema di welfare, ma deve colpire gli sprechi e le inefficienze.
Tra le varie voci di spesa, a titolo di esempio, i costi per acquisti di beni e servizi costituiscono una parte rilevante. L’istituzione di un centro unico di approvvigionamento di beni e servizi della Pubblica Amministrazione e del settore pubblico allargato avrebbe lo scopo di razionalizzare la spesa di beni e servizi della P.A.
Un’attenzione particolare va riservata al capitolo appalti di opere pubbliche e contratti per la fornitura di servizi, al fine di ridurre significativamente i fortissimi scostamenti che normalmente si registrano tra l’importo di aggiudicazione e il costo finale dell’opera. Va innanzitutto prevista una centrale unica degli acquisti per tutto il settore pubblico, che curi la procedura giuridico-amministrativa; oltre a consentire economie di scala, porterebbe coerenza nelle procedure, svincolerebbe dai rapporti con le “solite” imprese aggiudicatarie e limiterebbe la moltiplicazione di costi legati alla parcellizzazione dei centri di acquisto.
Si ritiene poi opportuno istituire un’Authority con il compito di vigilare sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Sempre sugli appalti occorre anche individuare un organismo di vigilanza e controllo a cui siano attribuiti poteri di intervento.