Marzo, il mese delle donne
di Nerina Zafferani, responsabile Comitato Donne FUPS-CSdL
Si può dire che marzo sia il mese dedicato alle donne, non solo per la festa dell’8, che dovrebbe essere un momento solenne a ricordo della tragica morte di 129 operaie avvenuto nel 1908. Un’altra data importante ricorre in questo mese: il 10 marzo 1946, data in cui in Italia le donne andarono per la prima volta alle urne. Le donne, dopo anni di lotte, ingiustizie e martiri che non devono essere dimenticati, finalmente potevano esprimere al pari degli uomini il loro voto nelle scadenze elettorali; quindi potevano contare nelle decisioni politiche. Il primo passo, quello decisivo, era compiuto. Nello stesso anno oltre duemila donne italiane entravano a far parte dei consigli comunali.
L’impegno in politica non fu certamente cosa facile per le donne, e non lo è tuttora; si trovarono di fronte ad una politica assolutamente maschilista e non vennero accettate soprattutto da una destra chiusa e conservatrice. Lo stereotipo dell’uomo lavoratore e della donna unicamente casalinga, si era rafforzato agli inizi del ‘900 con l’avvento del Fordismo. Henry Ford, nelle sue teorie, prevedeva la donna relegata al focolare domestico e nel caso in cui la donna scegliesse di lavorare, per scelta o necessità, non poteva accedere ad incarichi dirigenziali, non poteva essere superiore ad un uomo e non veniva neppure considerata un suo pari! Il valore del suffragio universale fu conquistato in Italia nel 1946, solo 70 anni fa!
Nonostante si sia lavorato molto per nuove normative, purtroppo ancor oggi in tutte le parti del mondo esistono discriminazioni sociali, politiche ed economiche nei confronti delle donne, le quali, come non bastasse, sono spesso oggetto di violenze fisiche e psicologiche. San Marino è uno fra gli Stati più attenti e la Legge del 20 giugno 2008 n. 97, prevenzione e repressione della violenza contro le donne e in genere, ne è la prova. Il mondo al femminile non è semplice, specialmente in questo periodo dove molte donne over 50 e non ancora in età pensionabile si trovano disoccupate.
Sono molti i problemi che le donne affrontano quotidianamente, ma sappiamo altrettanto bene che la forza delle donne non sta tanto nel fisico ma nella tenacia, nella volontà e nella capacità di elaborare soluzioni, doti essenziali che se unite a quelle, diverse, degli uomini formano una sinergia indispensabile, capace di mettere in atto strategie a azioni utili per tutta la società. Impariamo ad essere unite; basta con le competitività e la società impari ad ascoltare anche le voci al femminile!