Artigianato, un settore da rivalutare e su cui indirizzare i giovani
L’anno da poco iniziato porta con sé i problemi che assillano il nostro paese, fra i quali primeggia la disoccupazione giovanile, che non accenna a diminuire. Che si stiano cercando nuove idee, è lodevole, e noi del Comitato Donne auspichiamo che queste idee arrivino, poiché è fondamentale una celere ripresa dell’economia.
L’era moderna, in cui peraltro l’elettronica e l’informatica si sono sviluppate in modo esponenziale, ci ha portato a credere che il conseguimento di una laurea fosse il passepartout per avere un lavoro assicurato; i nostri figli hanno ricevuto una visione distorta dei lavori artigianali, che in particolare a San Marino rappresentano, invece, un patrimonio professionale, storico e culturale da preservare. Ora ci rendiamo conto di quanto stiamo perdendo; eppure la stessa innovazione tecnologica potrebbe essere un valido aiuto per sostenere e rivalutare l’artigianato, settore di cui nel nostro paese si parla ben poco.
Il ceramista, lo scalpellino, il fabbro, il doratore, il laccatore, il tessitore, così come altre figure stanno scomparendo; le botteghe artigianali sono solo un ricordo, e dei manufatti di San Marino resta ben poco! Anzi, i giovani che si apprestano ad iniziare un mestiere, di fronte ad un montagna di difficoltà e procedure burocratiche, solo sammarinesi, spesso si rivolgono altrove.
Noi donne, mamme e nonne, riteniamo importante avviare i giovani anche verso queste attività artigianali, permettendo loro di conseguire attestati legalmente riconosciuti, diminuendo burocrazie inutili e aiutandoli con incentivi per aprire botteghe, magari in centri storici che stanno languendo, come quello di Borgo Maggiore o Serravalle che potrebbero diventare, invece, importanti centri d’interesse storico, culturale e turistico.
Se è vero che in ambito economico “Lavorare” significa “occupare il tempo nel fare qualcosa di produttivo”, riteniamo doveroso dare il giusto riconoscimento alla creatività e al talento dei giovani, incentivandoli verso professioni come l’artigianato, che dovrebbe tornare ad essere, come era un tempo, un’officina del “bel fare” dove escono solo “cose belle”.
Nerina Zafferani
Comitato Donne FUPS-CSdL