1) Spese funebri per un importo non superiore a € 3.000,00 per ogni evento.
2) Interessi passivi pagati in dipendenza di prestiti o mutui agrari o immobiliari, relativi ad immobili o terreni situati nel territorio, nella seguente misura.
3) Premi corrisposti per assicurazione sulla vita e quelli di assicurazione contro gli infortuni stipulati con polizze di durata superiore ai cinque anni, fino all’ammontare complessivo di € 1.500,00.
4) Assegni alimentari periodici corrisposti al coniuge, ad esclusione di quelli destinati al mantenimento dei figli, in dipendenza di legale ed effettiva separazione o di dichiarazione di nullità, scioglimento o di cessazione di effetti civili del matrimonio, sempre che risultino da provvedimenti giurisdizionali. La disposizione si applica anche nel caso in cui detti provvedimenti impongano la corresponsione di assegni alimentari anche a parenti sino al terzo grado ed affini entro il secondo grado.
5) Le tasse scolastiche annuali e gli altri oneri assimilati per l’iscrizione e la frequenza a corsi professionali, di istruzione secondaria o universitaria fino ad un importo massimo di € 5.000,00;
6) Le rette per la frequenza di asili nido al netto dell’eventuale rimborso del Fondo Servizi Sociali.
7) Fino ad un importo massimo di € 3.500,00 le spese di locazione e le rette scolastiche o di convitto sostenute per la frequenza dei corsi di cui all’articolo 2 della Legge 21 gennaio 2004 n.5 con sede fuori territorio.
8) € 5.000,00 per l’assistenza nell’ambito familiare a persone permanentemente inferme.
9) 50% del canone di locazione degli immobili adibiti ad uso di civile abitazione, ove il contribuente fiscalmente residente abbia la propria dimora effettiva. La predetta percentuale è elevata all’80% quando il locatario abbia un’età anagrafica inferiore a trentacinque anni.
10) Donazioni o liberalità a favore dello Stato e degli enti pubblici di diritto sammarinese.
11) Donazioni o liberalità a favore della Chiesa cattolica e di associazioni od enti con finalità culturali, sociali, umanitari, ricreative, sportive non aventi scopo di lucro in misura non superiore a € 1.600,00.
12) Contributi previdenziali volontari corrisposti all’Istituto per la sicurezza sociale ed agli enti previdenziali nonché le somme corrisposte ad enti o società ai fini della previdenza integrativa, in base a rapporti contrattuali di durata non inferiore a cinque anni, fino a € 4.000,00.
13) Oneri relativi al ricorso a baby-sitter in misura non superiore a € 2.000,00 in presenza delle seguenti condizioni: regolare assunzione a seguito della indisponibilità di posti negli asili nido e fino al compimento del terzo anno di età del bambino.
14) € 2.000,00 per l’affidamento pre-adottivo, anche a seguito di adozione internazionale.
15) Le spese per protesi dentarie e sanitarie e quelle per cure ortodontiche e odontoiatriche, in misura complessivamente non superiore a € 1.600,00, per il titolare del reddito e per ogni membro del nucleo familiare a carico.
16) 50% delle spese per assistenza psicoterapica nella misura massima di € 1.500,00.
17) Donazioni Produzioni Cinematografiche (per intero).
18) Incentivaz. alle politiche di sostegno ambientale, Sicurezza Sismica e recupero acque meteoriche.
19) Le spese relative ad interventi su immobili per l’adozione di misure volte a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi ( antifurti, portoni blindati, ecc.) nella misura massima di €. 2.000,00.
21) Strumenti Informatici per Lavoro a Distanza Dipendenti Pubblici (Certificazione P.A. fino a € 649,00)
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Poiché non viene eseguita la lettura reale dei contatori, gli importi delle bollette del gas, spesso molto elevati, vengono stabiliti in base a consumi presunti, e quindi non reali. Si chiede di porre rimedio a questa situazione insostenibile per molti cittadini e famiglie, e di non mettere in atto l’annunciata indicizzazione delle tariffe
RSM 26 03 2023 – “Ai cittadini residenti a San Marino stanno arrivando bollette del gas molto salate, risultato delle decisioni assunte nell’autunno scorso, fortemente contestate dalle Associazioni dei consumatori e dalla CSU.”
Inizia così la lettera che CSdL e CDLS, congiuntamente ad Associazione Sportello Consumatori e ASDICO, hanno inviato al Segretario di Stato per il Lavoro e i rapporti con l’AASS, alla direzione dell’Azienda dei Servizi e alla Autorità per l’Energia.
“Gli importi vengono stabiliti – prosegue la lettera – in base a consumi presunti, verosimilmente prendendo a riferimento quelli dell’anno precedente, quando invece quest’anno molti cittadini, anche per effetto dei considerevoli aumenti registrati, potrebbero aver limitato l’uso del riscaldamento. In ogni caso ogni inverno è diverso dall’altro, e non necessariamente i consumi di questo inverno, inizialmente piuttosto mite, sono stati gli stessi dell’anno precedente.
Questa modalità di fatturazione nasce dal fatto che non viene eseguita la lettura reale dei contatori, nonostante che verbalmente fosse stato annunciato questo impegno, non rispettato.
È inaccettabile avere adottato questa modalità approssimativa di fatturazione, contestualmente agli esorbitanti aumenti deliberati, che avrebbero dovuto almeno essere accompagnati da un consumo presunto inferiore rispetto a quello dell’anno precedente, anche al fine di rateizzare nel tempo importi così elevati senza alcun costo aggiuntivo. Tutto ciò è avvenuto proprio in una congiuntura nella quale i cittadini devono fare i conti con il continuo aumento del costo della vita.
Bollette molto pesanti che a volte superano i mille euro sono un gravame enorme per le famiglie, anche considerando – tra le altre cose – che non tutti i contratti di lavoro sono stati rinnovati e che le pensioni dall’inizio dell’anno sono state rivalutate con percentuali minime e fin troppo lontane dall’attuale andamento inflazionistico.
Siamo pertanto a richiedere un incontro urgente per porre rimedio a tale situazione insostenibile. Da parte nostra saranno avanzate delle proposte per una diversa gestione della fatturazione del gas, affinché sia più corretta e sostenibile per i cittadini, le famiglie e le attività economiche.”
Prosegue la lettera: “Proprio per i motivi anzidetti, è assurda la decisione di indicizzare le bollette in base all’andamento del costo del gas. Una tale decisione presupporrebbe una lettura mensile dei contatori, che attualmente è impossibile. Chiediamo pertanto di non mettere in atto quanto annunciato.”
CSdL – CDLS
Associazione Sportello Consumatori – ASDICO
Consenso al 97,5%. Diventano definitivi gli aumenti in busta paga, pari all’8% nel periodo 2022-2024. È in assoluto il primo rinnovo contrattuale che assume valore erga omnes ai sensi della legge n. 59/2016 sulla rappresentatività
RSM 23 marzo 2023 – Il rinnovo contrattuale del settore assicurazioni ha concluso questa mattina il lungo iter previsto per legge. I lavoratori del comparto si sono riuniti presso la sala Montelupo di Domagnano, e al termine hanno espresso il loro voto nel referendum confermativo, approvando a larghissima maggioranza (97,5% di voti favorevoli) l’accordo contrattuale firmato con l’ANIS lo scorso 16 febbraio.
Con questo ultimo atto, diventano quindi definitivi gli aumenti contrattuali in busta paga, pari al 3% per il 2022, del 3% per il 2023 e del 2% per il 2024. L’aumento complessivo nel triennio è dell’8%.
Va rilevato che si tratta in assoluto del primo rinnovo contrattuale che ha portato a temine l’intero percorso stabilito dalla Legge n. 59/2016 sulla rappresentatività. Pertanto, il contratto assume valore erga omnes e dovrà essere applicato a tutti i lavoratori del settore Assicurazioni.
Se da un lato i Segretari delle Federazioni Servizi di CSdL-CDLS-USL esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto, al contempo stigmatizzano l’episodio increscioso verificatosi questa mattina: alcuni lavoratori non hanno potuto esercitare in pieno il loro diritto/dovere di partecipare all’intera assemblea, prevista dalla legge, in quanto richiamati in modo perentorio dai titolari sul posto di lavoro.
Archiviato dunque il contratto assicurazioni, le Federazioni Servizi auspicano di poter concludere al più presto tutti i rinnovi contrattuali di propria competenza, per rispondere alla necessità di tutelare le retribuzioni dei lavoratori dalla costante erosione del caro vita.
Federazioni Servizi CSdL – CDLS – USL
Aumenti complessivi in busta paga del 5,5% nel triennio 2022/2024
RSM 23 03 2023 – Ieri mattina presso la sede dell’OSLA, le tre organizzazioni sindacali e le due organizzazioni datoriali OSLA e USC hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei dipendenti del settore commercio e commercio turistico. Per CSdL-CDLS-USL hanno sottoscritto l’accordo i Segretari Generali, i Segretari e i Funzionari delle rispettive Federazioni Servizi.
L’accordo prevede aumenti del 2,5% dal primo giugno 2022, un ulteriore 1,5% dal primo marzo 2023, al quale si aggiunge un altro 1,5% dal primo gennaio 2024. L’aumento totale nel triennio è del 5,5%. Nella busta paga di marzo 2023 potranno quindi essere erogati gli aumenti arretrati relativi alle mensilità già maturate (da giugno 2022 a febbraio 2023).
Soddisfazione è stata espressa dai Segretari delle Federazioni Servizi di CSdL-CDLS-USL per la conclusione di una vertenza lunghissima, che ha visto anche il ricorso alla mobilitazione e allo sciopero dei lavoratori. “Siamo consapevoli – affermano Stéphane Colombari, Nicola Canti, Marco Santolini – che il contratto dà una prima risposta alla necessità di salvaguardare le retribuzioni dall’inflazione, che comunque dovrà essere completata da un intervento di politica dei redditi da parte del Governo, già richiesto da tempo.”
La firma fa seguito all’assemblea dello scorso gennaio dove i lavoratori avevano condiviso ed espresso un voto favorevole a questa ipotesi di rinnovo contrattuale, raggiunto al tavolo della trattativa con OSLA e USC. Anche questo rinnovo contrattuale, che va ad aggiungersi agli altri contratti di settore già sottoscritti dalle Federazioni Servizi di CSdL-CDLS-USL, in base alle norme della legge sulla rappresentatività, sarà sottoposto nelle prossime settimane a referendum confermativo tra i lavoratori.
Federazioni Servizi CSdL – CDLS – USL
RSM 22 marzo 2023 – Procedono a ritmo serrato le assemblee referendarie sui posti di lavoro: una vera e propria maratona di circa 200 appuntamenti per estendere gli aumenti e le tutele contrattuali a tutti i lavoratori del settore industria. Si tratta di un passaggio previsto dalla legge della Rappresentatività (59/2016), che impegnerà le organizzazioni sindacali fino a primavera inoltrata.
“Questa capillare consultazione referendaria è indispensabile – spiegano i segretari delle Federazioni Industria, Agostino D’Antonio (CSdL), Paride Neri (CDLS) Enrico Biordi (USL) – per veder riconosciuta l’efficacia erga omnes al contratto collettivo del settore industriale sottoscritto il 7 dicembre del 2022 dalle tre organizzazioni sindacali e l’Associazione Industria”.
Sono circa 10.000 i dipendenti delle aziende che aderiscono al contratto collettivo del settore industriale. “Il loro voto è importante – sottolineano i tre segretari delle Federazioni Industria – perché potranno estendere i medesimi diritti economici e normativi a tutti i lavoratori del settore. L’efficacia erga omnes costituisce infatti un vero e proprio vincolo che obbliga tutte le aziende di un determinato settore ad applicare il relativo contratto collettivo, a prescindere dal fatto che le stesse siano iscritte o meno all’associazione datoriale che lo ha firmato”.
In caso di prevalenza del sì, quindi, le aziende che non avranno ancora erogato gli aumenti stabiliti fin dallo scorso aprile (3% da gennaio 2022 e 2,4% da gennaio 2023), dovranno obbligatoriamente corrispondere gli interi arretrati e adeguare le relative tabelle retributive.
“La posta in gioco è altissima – affermano Agostino D’Antonio, Paride Neri, Enrico Biodi – perché la difesa del principio dell’erga omnes è un baluardo imprescindibile nella tutela dei diritti di ciascun lavoratore del comparto e per non lasciare così indietro nessuno. Per questo chiediamo a tutti i lavoratori, operai ed impiegati, di partecipare alle assemblee referendarie convocate sui posti di lavoro”.
Federazioni Industria CSdL – CDLS – USL
AVVISO!!!
A causa di impegni inderogabili sopraggiunti, la puntata in programma oggi martedì 21 marzo di “Csdl Informa” è stata rinviata a data da definirsi.
CSdL
RSM 21 03 2023 – È in programma giovedì 23 marzo dalle ore 8.30 alle 10.30 presso la sala Montelupo di Domagnano, il referendum confermativo del contratto del settore assicurazioni, firmato lo scorso 16 febbraio dalle tre organizzazioni sindacali e dall’ANIS.
Tutti i lavoratori di questo settore sono chiamati a votare per approvare l’accordo contrattuale, che prevede aumenti del 3% per 2022, del 3% per il 2023 e un ulteriore 2% per il 2024. Va altresì rilevato che i dipendenti del settore avevano già percepito nell’autunno scorso gli aumenti e gli arretrati relativi all’anno 2022, e dal 1° gennaio 2023 hanno già iniziato a ricevere in busta paga l’ulteriore incremento del 3%.
Gli stessi lavoratori del settore assicurazioni, riuniti in assemblea nelle settimane precedenti la sottoscrizione dell’accordo con l’ANIS, avevano condiviso ed espresso un voto favorevole a questa ipotesi di rinnovo contrattuale; se giovedì sarà approvato dalla maggioranza dei lavoratori, diventerà definitivo e assumerà valore erga omnes, come previsto dalle norme della legge n. 59/2016 sulla rappresentatività delle organizzazioni sindacali e datoriali.
Federazioni Servizi CSdL – CDLS – USL
RSM 20 marzo 2023 – Nei giorni scorsi le tre Assoconsumatori hanno incontrato i Segretari di Stato alle Finanze, Industria-artigianato, Esteri e Turismo per far luce su alcune problematiche che da tempo assillano una parte della collettività.
In primis si è chiesto al Segretario per gli Esteri Luca Beccari cosa è stato fatto per risolvere l’annoso problema delle multe che dall’Italia vengono recapitate con anni e anni di ritardo, peraltro gravate da mora e senza che chi le riceve sia messo nella condizione di poter verificare in piena trasparenza se abbia o meno commesso tali infrazioni.
Il nodo, come le Assoconsumatori hanno sottolineato con forza, sarà lavorare sul pregresso affinché non vengano compiute ingiustizie e si paghi effettivamente soltanto quanto dovuto e se dovuto, mantenendo le condizioni previste per l’oblazione volontaria. L’onere della prova non può ricadere sul presunto debitore.
Per quello che riguarda invece le riscossioni dei pedaggi autostradali, ci si aspettava la presenza di un rappresentante della Società Autostrade che invece era assente, impedendo di fare le dovute domande inerenti la situazione alquanto spiacevole che si è venuta a creare.
Altro problema dei sammarinesi è legato allo stop delle consegne dei pacchi di Amazon. Il Segretario Righi ha tenuto a chiarire che si è trattata di una decisione unilaterale di Amazon quella di smettere di consegnare a San Marino, decisione principalmente determinata – a loro dire – dalla difficoltà di fare interagire il loro sistema informatico con le dinamiche della nostra monofase.
Infine, presso la Segreteria Turismo le Assoconsumatori hanno incontrato i vertici del Settore Parcheggi per chiarire alcuni aspetti legati alla durata degli abbonamenti. In quella sede è stato specificato, per chi ha l’abbonamento scaduto e non ha usufruito nel frattempo del parcheggio, che volendo rinnovare l’abbonamento a distanza di qualche giorno dalla scadenza, per non perdere nessun giorno, anziché rinnovarlo tramite cassa automatica, occorrerà recarsi alle casse presenti al parcheggio n. 9 e richiederlo all’operatore. Le Assoconsumatori hanno chiesto che anche le casse automatiche possano offrire la stessa elasticità in fase di rinnovo degli abbonamenti ed effettueranno le dovute verifiche rispetto alla gestione dei periodi di abbonamento.
L’ennesimo auspicio delle Assoconsumatori è che a breve vengano date risposte chiare su tutti i punti trattati negli incontri, rimanendo a disposizione per ulteriori confronti, chiedendo con forza al governo ed ai partiti di operare in tempi brevi alla risoluzione di questi problemi, provvedendo anche a legiferare in merito alla legge sul consumo.
Assoconsumatori:
Associazione Sportello Consumatori UCS ASDICO