CSdL: apprezzato il ruolo svolto su debito estero e riforme

Posted On 25 Feb 2024
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Riunita l’Assemblea dei Delegati per la verifica statutaria

Su tutti i punti della risoluzione conclusiva del 20° Congresso (2021), la Confederazione del Lavoro è stata attiva e propositiva. Soddisfazione anche per i rinnovi contrattuali e per la crescita organizzativa (quasi 600 lavoratori iscritti in più in 6 anni); la CSdL si conferma il primo sindacato nel paese. Stigmatizzato il sistematico ricorso del Governo alla decretazione e auspicato un ruolo più incisivo delle Istituzioni per la Pace in Palestina, Ucraina e nelle aree di conflitto

RSM 25 febbraio 2024 – L’Assemblea Generale dei Delegati e Rappresentanti sindacali della CSdL si è riunita nella giornata di giovedì, in primo luogo per compiere una verifica sulla coerenza tra i mandati della risoluzione conclusiva del 20° Congresso (novembre 2021), e l’attività svolta dalla Confederazione fino ad oggi. Ciò, anche in vista del 21° Congresso Confederale, che si svolgerà nel prossimo autunno-inverno.

Nella relazione del Segretario Enzo Merlini e nel dibattito è emerso che su tutti i punti della risoluzione conclusiva la CSdL ha svolto il proprio ruolo attivo e propositivo, o di contrasto e protesta quando si è reso necessario, con risultati differenti a seconda delle situazioni.

Sono state particolarmente apprezzate la posizione tenuta in merito al debito estero ed il ruolo incisivo svolto in occasione del confronto sulle riforme delle pensioni e del mercato del lavoro. È invece rimasta lettera morta la riforma del sistema tributario, a causa della indisponibilità del Governo ad adottare provvedimenti finalizzati a raggiungere una reale equità tra i contribuenti e realizzare maggiori risorse da destinare alle politiche sociali a carico bilancio dello Stato, gravato da un debito pubblico che ha raggiunto l’esorbitante cifra di un miliardo e mezzo di euro.

Enzo Merlini ha quindi messo in evidenza la crescita organizzativa della Confederazione: i lavoratori iscritti sono passati da 3.002 nel 2017 (anno di introduzione della piattaforma informatica che attesta i dati di tutti i sindacati) a quasi 3.600 a fine 2023, pari a circa il 40% dei lavoratori iscritti complessivamente al sindacato. A questo numero vanno aggiunti diverse decine di disoccupati e circa 3.500 iscritti alla Federazione Pensionati. La CSdL si conferma la prima organizzazione sindacale di San Marino per numero di aderenti.

L’Assemblea ha preso atto con soddisfazione della positiva conclusione di tutti i contratti di lavoro, con aumenti che hanno permesso di dare ossigeno alle retribuzioni dei lavoratori, rinnovando l’auspicio che anche il contratto del settore bancario venga sottoscritto in tempi brevi. La Confederazione ha portato avanti fino in fondo la richiesta di ulteriori interventi per colmare il gap tra gli stessi aumenti contrattuali e l’inflazione, mai così alta come negli ultimi due-tre anni, ma il Governo è stato sordo a tale rivendicazione, limitandosi ad un ampliamento della platea dei destinatari del reddito minimo famigliare.

Oltre al complesso iter dei rinnovi contrattuali, molto intensa è stata l’attività delle Federazioni: quelle dei settori privati, Industria e Costruzioni-Servizi, è stata dedicata a diversi tipi di vertenze, tra cui le procedure di licenziamento; per il Pubblico Impiego, l’impegno è stato rivolto alla gestione di tutti gli accordi specifici e le problematiche organizzative dei vari uffici e dipartimenti.

Un riferimento importante è stato dedicato alla sanità; nella consapevolezza che a San Marino disponiamo tuttora di un sistema sanitario complessivamente migliore di quanto avviene da altre parti, ma nonostante l’impegno continuo profuso da tutto il personale Sanitario e Socio Sanitario permangono ancora criticità in alcuni servizi dovute principalmente ad una organizzazione da migliorare e una cronica difficoltà a reperire tutte le professionalità necessarie rispetto ai bisogni di salute dei cittadini.

Se fuori di qui il ricorso alla sanità privata è massiccio, anche a San Marino si sta registrando questa tendenza da parte dei cittadini. La CSdL non si rassegna a questa pericolosa deriva e continua il proprio impegno affinché la sanità pubblica rimanga un baluardo invalicabile, a partire dalle più efficaci politiche di prevenzione e promozione attiva della salute. Fondamentale per tutto questo sarà anche il confronto che scaturirà in merito al nuovo atto organizzativo e relativo fabbisogno del personale ISS.

L’accordo di associazione con l’Unione Europea è l’evento principale di questo scorcio di legislatura. Premesso che la Confederazione del Lavoro da sempre sostiene la necessità di una maggiore integrazione con la UE, questo accordo deve essere portato a conoscenza e discusso con le parti sociali e i cittadini, almeno nei suoi tratti essenziali; fatto questo che, incomprensibilmente, finora non è avvenuto.

Questo periodo pre-elettorale è anche caratterizzato dal perdurare della totale assenza di confronto, tanto che il Governo ha assunto quale metodo quello della decretazione in luogo dei progetti di legge, proprio per i numeri ridottissimi della maggioranza in Consiglio Grande e Generale. Le forze politiche dovrebbero trarne le dovute conseguenze, in quanto si pone un serio problema di democrazia, cui la CSdL presta sempre la dovuta attenzione.

L’Assemblea ha espresso grande soddisfazione per l’intensificazione dei rapporti di collaborazione con la CGIL, attraverso l’accordo sulla doppia affiliazione siglato il 1° settembre 2022, grazie al quale vengono anche attivati nuovi servizi ai lavoratori e ai pensionati. Quello del calcolo della posizione contributiva italiana fornito dall’INCA-CGIL di Rimini è partito il 6 febbraio con cadenza quindicinale, registrando il tutto esaurito ad ogni appuntamento.

Non poteva mancare uno sguardo alle vicende internazionali, ancora funestate dalle guerre in Ucraina e nel territorio israelo-palestinese. L’Assemblea ha ribadito che la multilateralità è l’unica strada possibile per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti. In tal senso l’Assemblea dei Delegati ha auspicato un ruolo più attivo delle Istituzioni sammarinesi negli organismi internazionali per realizzare il cessate il fuoco in Palestina, in Ucraina e in ogni territorio insanguinato dalle guerre, affermando ovunque il diritto internazionale.

CSdL