Verso il riconoscimento dello Stato palestinese, un passo importante compiuto da San Marino

Posted On 25 Set 2024
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RSM 25 settembre 2024 – La CSdL, tramite il Segretario Enzo Merlini, ha espresso soddisfazione per il consenso unanime del Consiglio Grande e Generale, lo scorso 28 agosto, rispetto all’avvio di un percorso che porti al riconoscimento dello Stato della Palestina. È un fatto di assoluto rilievo, ancor più per un Paese di ridotte dimensioni come San Marino, del quale si è parlato durante l’ultima puntata di “CSdL Informa”.

La Confederazione del Lavoro è spesso critica con i governi di qualunque colore e con la politica in genere, ma quando vengono vengano intraprese iniziative giuste, come in questo caso, è solita riconoscerlo. Il primo atto è l’attivazione dell’iter che porterà all’accreditamento dell’ambasciatore di Palestina.

Già il giorno successivo al voto unanime in Consiglio, il Segretario per gli Esteri ha incontrato ufficialmente a Palazzo Begni l’Ambasciatrice palestinese in Italia Abeer Odeh, Rappresentante Permanente presso alcune importanti Agenzie delle Nazioni Unite, alla quale ha confermato l’avvio del relativo iter istituzionale.

Il Segretario Beccari ha altresì proposto un successivo incontro dell’Ambasciatrice con i membri della Commissione Esteri per rafforzare le relazioni tra i due Paesi. A quanto hanno riportato le cronache, l’Ambasciatrice palestinese ha espresso il suo apprezzamento per i passi compiuti dalla Repubblica verso il riconoscimento dello Stato palestinese.

Questa iniziativa assunta dal nostro Paese è particolarmente importante, a fronte della drammatica e insostenibile situazione del popolo palestinese, nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, che continua a subire ingentissime perdite di vite umane, tra cui migliaia di bambini, oltre alla devastazione di gran parte delle strutture abitative che rendono in particolare la striscia di Gaza un vero e proprio inferno.

L’Ambasciatrice palestinese ha espresso l’urgenza di una efficace mobilitazione della comunità internazionale per trovare soluzioni di mediazione e di pace, affermando il diritto internazionale e umanitario.

Va dunque dato merito a chi ha intrapreso l’iniziativa che ha prodotto l’ordine del giorno del Consiglio e a chi ha lavorato in precedenza per avviare l’iter di accreditamento dell’ambasciatore della Palestina. Si tratta di un atto politico che va nella direzione di riconoscere i diritti del popolo palestinese ad avere un proprio Stato indipendente, che possa convivere pacificamente con Israele, e di dare un contributo per fermare la violenza devastante che imperversa in quell’area del mondo.

È doveroso ricordare il voto favorevole della RSM alla risoluzione dell’ONU del maggio scorso per l’ingresso a pieno titolo della Palestina nell’Assemblea delle Nazioni Unite, unitamente alla stragrande maggioranza dei Paesi membri. Per la CSdL si è trattato di un segnale estremamente positivo nella direzione di aumentare la pressione necessaria per una tregua nel conflitto israelo-palestinese.

In questo contesto, la CSdL esprime forte preoccupazione anche per l’aggravamento delle tensioni tra Israele e il Libano e in generale nell’area mediorientale, che rischiano di innescare una guerra di ampie proporzioni, con il possibile coinvolgimento dell’Iran. Anche su questo fronte la CSdL sollecita le istituzioni sammarinesi a far sentire la propria voce negli organismi internazionali per fermare ogni possibile escalation del conflitto.

San Marino deve svolgere il proprio ruolo a favore della pace e del rispetto dei diritti umani e dei popoli all’interno degli organismi internazionali, ove ogni Stato ha lo stesso peso, a prescindere dalle dimensioni territoriali e dal numero dei cittadini.

CSdL