Storie di burocrazia-lumaca, la denuncia della FLI-CSU
Due storie di ordinaria lentezza. A segnalarle è la Federazione Industria della CSU, che punta il dito contro un sistema burocratico spesso lontano dalle ragioni e dai bisogni dei cittadini. La prima storia riguarda un ricorso presentato nell’aprile 2012 al Consiglio per la Previdenza. Abbiamo inoltrato ricorso – spiega la FLI-CSU – in opposizione alla decurtazione della mobilità e della relativa indennità economica, attuata ingiustamente dall’ISS, nei confronti di una persona rimasta senza lavoro.
Le cose non vanno meglio quando i ricorsi vengono presentati agli uffici del Tribunale. Anzi, accusa la FLI-CSU, sono vari i procedimenti di lavoratori che subiscono ritardi e rinvii di anni.
Emblematico il caso del dipendente di una azienda artigiana, ricorso al Tribunale per chiedere il rimborso delle somme relative agli assegni famigliari indebitamente revocati dall’ISS. L’ultima udienza – ricorda la FLI – risale a novembre 2009 e da allora è ancora tutto in sospeso. Eppure, in base alla legge, il Giudice avrebbe dovuto depositare la sentenza entro 30 giorni. Un ritardo più volte giustificato da problemi organizzativi, ma che a distanza di cinque anni lascia davvero stupefatti.
A quanto ci risulta – prosegue la Federazione Industria – i casi in attesa di sentenza da così tanto tempo hanno poi un unico comune denominatore: la parte in causa è la Pubblica Amministrazione. Non sappiamo se i ricorsi amministrativi avviati dalle aziende private subiscano i medesimi colossali ritardi, ma dobbiamo dedurre che sia proprio così. La conclusione è quindi amara: la certezza del diritto è una cosa seria, e visto che l’efficienza delle amministrazioni pubbliche, in primis la giustizia civile, è tra i primi fattori presi a riferimento nelle classifiche sulla competitività dei Paesi, qui a San Marino la strada da fare per attrarre investimenti di qualità è ancora molto lunga.
FLI-CSU