Storia del 1° Maggio
La sua origine risale a una manifestazione organizzata a New York il 5 settembre 1882dai Knights of Labor (è stata la più grande organizzazione dei lavoratori americani degli anni ’80 del XIX secolo. Promuovevano lo sviluppo sociale e culturale dei lavoratori, rivendicando la giornata lavorativa di otto ore, e promuovendo l’ideologia repubblicana degli Stati Uniti). Due anni dopo, nel 1884, in una manifestazione i Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l’evento si festeggiasse annualmente.
Altre organizzazioni sindacali suggerirono come data il primo maggio. La scelta finale della data fu decisa alla luce dei fatti che accaddero il 3 maggio 1886; una manifestazione di lavoratori in sciopero davanti ad una fabbrica dello stato di Chicago venne fermata dalla polizia in modo brutale; persero la vita due lavoratori e tanti altri vennero feriti dagli spari.
Altri quattro lavoratori, insieme a quattro operatori sindacali, vennero impiccati l’11 Novembre 1887 per aver organizzato uno sciopero durante il 1° Maggio 1886. In Europa il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889 a Parigi; fu ufficializzata dal congresso della Seconda Internazionale (era un’organizzazione fondata dai partiti socialisti e laburisti; centrale di coordinamento fra i partiti collegati al movimento operaio, si proponeva di riformare il campo economico e sociale) e ratificata in Italia due anni dopo.
Il 1° maggio 1955 papa Pio XII istituì la festa di San Giuseppe lavoratore, in modo tale che anche i lavoratori cattolici condividessero questa festività. In Italia la festa fu eliminata durante i venti anni del governo fascista, si preferì festeggiare il 21 aprilela festa del lavoro italiano; ma nel 1945 fu ripristinata la normale data di festività.
La festa ricorda le battaglie operaie volte soprattutto alla conquista del diritto di lavorare soltanto otto ore al giorno.
Erica Valentini