No ai tiket per certificati che riguardano i diritti dei cittadini!
Con una brillante pensata che ha richiesto ben cinque mesi di gestazione, il Comitato Esecutivo dell’ISS se n’è uscito con una delibera che introduce un ticket di 40 euro per tutta una serie di certificazioni mediche rilasciate dalla struttura sanitaria pubblica, comprendendo nella casistica tutte le categorie.
Fatta eccezione per alcune tipologie, quali per esempio i certificati per “inabilità per le vacanze ad uso assicurativo”, per tutti gli altri casi, ovvero i certificati per iscrizione ad attività sportive e motorie per adulti, accesso alle cure termali, richiesta della pensione di invalidità, cambio lavoro, è totalmente inaccettabile l’impostazione data, perché le certificazioni che riguardano i diritti dei cittadini, devono essere gratuite.
Si stabilisce un’unica cifra, 40 euro appunto, senza distinguere il carattere del certificato; in pratica si introduce un ticket per l’esercizio di diritti basilari per i cittadini, quale ad esempio la richiesta della pensione di invalidità. A questo proposito ci chiediamo: ma che bisogno c’è di introdurre un ulteriore costo per le persone che chiedono di sottoporsi a visita medica per accertare il proprio grado di invalidità???
Per il certificato per l’attività sportiva, ad esempio, riteniamo che la pratica dello sport, per i benefici che porta alle persone, vada favorita e non disincentivata introducendo ulteriori costi. Tra coloro che svolgono attività fisica vi sono anche i pensionati, molti dei quali praticano la ginnastica dolce, che di fatto è una sana pratica di mantenimento e di promozione della salute, che l’ISS dovrebbe incentivare e promuovere, in quanto contribuisce a ridurre l’insorgenza delle malattie.
Ciliegina sulla torta: da riscontri di questi giorni veniamo a sapere che ci sono strutture sanitarie private in territorio che rilasciano queste certificazioni, in particolare quelle per l’attività sportiva, addirittura a prezzi inferiori di quelli stabiliti dall’ISS. Il Comitato Esecutivo si è sbagliato, o ha voluto fare un favore alle strutture sanitarie private offrendo loro su un piatto d’argento un’ulteriore opportunità per fare concorrenza alla struttura pubblica?!?
Per i molti cittadini che hanno visto il loro reddito drasticamente ridotto o addirittura azzerato, questi 40 euro diventano un costo non facilmente sostenibile. Peraltro, rischia anche di precludere ai giovani la possibilità di svolgere attività sportiva, agonistica e non, che già di per sé comporta dei costi significativi.
Questa è una ulteriore figuraccia dell’ISS, a cui però può rimediare ritirando subito il provvedimento, che va riscritto completamente ripristinando la gratuità per quei certificati che riguardano i diritti dei cittadini.
CSU