La CSU ha manifestato sul Pianello per gridare: Smac obbligatoria subito!
Intanto il pressing delle Confederazioni ha prodotto alcuni effetti: in Commissione per il monitoraggio della fiscalità i rappresentanti CSU, non senza difficoltà, sono riusciti a far modificare la proposta iniziale del Governo (Smac obbligatoria dal 2015), ottenendo l’impegno all’obbligatorietà dal prossimo 1° ottobre
La manifestazione, nel riportare l’attenzione su tutti i temi della campagna CSU “Sviluppo e lavoro adesso” – dall’economia all’occupazione, dal tema centrale della legalità, alla tutela dello stato sociale e alle certezze sul bilancio dello stato – si è particolarmente concentrata sulla pressante richiesta della CSU di rendere la Smac obbligatoria fin da subito. In tal senso è stata consegnata ai Consilieri, all’ingresso di Palazzo Pubblico, una cartolina appello sull’obbligatorietà della Smac. Tre i punti cruciali dell’appello:
Smac obbligatoria, i patti si rispettano: la tracciabilità delle transazioni è un elemento basilare della riforma tributaria e il rinvio dell’obbligo all’utilizzo della Smac Card rappresenta una grave lacuna sul fronte dell’equità, soprattutto su quello dell’emersione e della trasparenza dei redditi.
Smac neutra, basta giustificazioni: La Smac neutra, ovvero quella priva della scontistica, non può diventare un alibi tecnico per giustificare rinvii e ritardi per la diffusione della Smac Card a tutti gli operatori economici.
Controlli e gestione più efficienti: La Smac non può essere usata come una giustificazione per aumentare i prezzi e la sua attuale gestione va semplificata. Si rende dunque indispensabile unificare immediatamente le attuali Commissioni di indirizzo e di verifica, perché una Commissione unica rappresenterebbe un salto di qualità sia in termini di efficienza del circuito di pagamento, che di maggiore controllo sulle iniziative di ampliamento e sviluppo della Smac.
“È necessario agire Adesso!” conclude l’appello. “La Smac va introdotta con urgenza in tutti gli esercizi e da parte di tutti i prestatori d’opera della Repubblica. In caso contrario, si renderebbe inevitabile rivedere l’intero impianto della recente riforma tributaria.”
Intanto il pressing condotto della CSU su diversi fronti ha prodotto un primo effetto: al termine della riunione di mercoledì 16 luglio della Commissione per il monitoraggio della fiscalità, a seguito di un serrato confronto, il Segretario di Stato per le Finanze ha annunciato l’imminente uscita di un decreto (entro luglio) che dovrebbe stabilire un percorso per giungere alla obbligatorietà della Smac entro il mese di ottobre.
Da rilevare che il Governo si era presentato a questa riunione con la proposta di partire con la Smac obbligatoria dal 2015. I membri della CSU in Commissione, non senza difficoltà, sono riusciti a far modificare la posizione iniziale del Governo, ottenendo la definizione di un percorso più breve, secondo le seguenti tappe: entro agosto obbligo per tutti gli operatori economici ancora sprovvisti di Pos di inoltrare richiesta per installare questo dispositivo; entro settembre installazione di tutti i Pos; dal 1° ottobre obbligatorietà della Smac per tutti, facendo scattare le conseguenti sanzioni per chi non rispetta questo obbligo.
La CSU ora si attende che questi impegni annunciati verbalmente siano tradotti nel concreto: in tal senso, CSdL e CDLS attendono di ricevere quanto prima il testo del decreto annunciato.
Ai Consilieri è stato consegnato anche un documento che ripercorre le urgenze economiche, occupazionali e sociali della Repubblica. A partire, naturalmente, da un piano di investimenti in grado di creare nuovi posti di lavoro passando per la tutela dello Stato Sociale e la certezza sui conti del Bilancio Pubblico. Particolarmente importante il punto riguardante l’affermazione di un nuovo modello economico basato sulla legalità e la trasparenza.