La CSU ha incontrato le forze politiche sul documento “Un patto sociale per il futuro di San Marino”
Dopo l’incontro con le associazioni di categoria, giovedì 5 novembre la CSU ha incontrato i rappresentanti delle forze politiche presenti in Consiglio per discutere e approfondire il documento “Un patto sociale per il futuro di San Marino”.
I Segretari di CSdL e CDLS hanno evidenziato, in premessa, la pressoché completa mancanza di confronto sui provvedimenti legislativi ed esecutivi adottati da Governo e maggioranza, compresa l’approvazione nei giorni scorsi della variazione del bilancio di previsione dello Stato.
L’emergenza Covid viene usata dall’Esecutivo, di fatto, come un pretesto per eludere le comuni pratiche democratiche, quando invece c’è necessità della massima coesione e partecipazione alle scelte. Quindi, accanto alla pandemia nel paese si è creata anche una vera e propria “emergenza democratica”.
Centrali per la CSU sono i temi del debito pubblico e del sistema bancario, che da anni sta drenando risorse ingentissime dalla collettività. Un sistema bancario che va ripensato e riposizionato completamente attraverso un progetto concreto, di cui però non si vede traccia.
Il sistema creditizio, così com’è oggi anziché alimentare l’economia mettendo a disposizione il credito e la liquidità alle imprese e ai cittadini, rappresenta un peso economico enorme per lo Sato, tant’è che la quasi totalità del debito pubblico è determinato dai dissesti bancari. E a questo proposito la CSU chiama in causa il ruolo della Magistratura, che deve far partire le azioni di responsabilità e le indagini giudiziarie per accertare e perseguire gli illeciti e i reati penali che sicuramente sono stati commessi da chi ha portato le banche al grave stato di crisi economica. Magistratura che deve essere liberata, una volta per tutte, da ogni ingerenza e invasione di campo della politica.
La necessità del confronto con l’obiettivo di giungere ad un patto sociale per il futuro del paese, hanno trovato, almeno a parole, alcune disponibilità da parte delle forze politiche. E in tal senso il banco di prova per Governo e maggioranza è alle porte: la CSU ha affermato a chiare lettere che non accetterà nessun atto di forza o decisione unilaterale non concertata nell’imminente bilancio previsionale dello Stato 2021.
Il ciclo di incontri avviato dalla CSU prosegue venerdì 6 novembre con l’appuntamento a Palazzo Begni con il Congresso di Stato, con inizio alle ore 15.00.
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