Fondi Pensione e Banca CIS, il Governo dica ai cittadini tutta la verità
Basta con le riunioni che escludono le parti sociali e con gli incontri segreti che tengono all’oscuro la cittadinanza. Vogliamo sapere quale sarà la sorte di Banca CIS e dei Fondi pensione
RSM 9 maggio 2019 – La tanto attesa trasparenza sulla crisi delle banche, invocata a gran voce da tutta la parte sana del paese, è ancora un miraggio. Da diversi mesi la CSU chiede insistentemente rassicurazioni al Governo sugli oltre 100 milioni di Fondi Pensione allocati in Banca CIS, senza ottenere risposte.
Nel cosiddetto Decreto Salvabanche, approvato all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale, c’è solo una garanzia generica da parte della Eccellentissima Camera, che in realtà non è sorretta da nessuna base economica reale, e che quindi non offre le necessarie rassicurazioni ai lavoratori e ai pensionati, a cui appartengono queste risorse.
Chiediamo inoltre di sapere se i titoli sottostanti (PCT) a garanzia degli stessi Fondi pensione sono effettivamente solidi e fruibili; in tal senso non abbiamo ricevuto nessuna risposta concreta né da parte del Governo, né da Banca Centrale. O se abbiamo avuto risposte, queste sono evanescenti o tendenziose; e ciò può lasciar pensare che questi titoli, se ci sono, forse potrebbero essere stati utilizzati a garanzia di investimenti di altri clienti… Se così fosse, ciò si configurerebbe come truffa perseguibile penalmente. In tal senso attendiamo ancora di ricevere informazioni più precise.
Al contempo continuiamo a chiedere quali prospettive attendono Banca CIS, al termine del periodo di amministrazione straordinaria e del blocco dei pagamenti, periodo prorogato per decreto di altri 90 giorni. Al momento non vediamo nessuna ipotesi di rilancio o possibilità di cessione ad altri gruppi finanziari, con il forte sospetto che la vicenda, vista l’assenza di soluzioni reali, si possa concludere con la chiusura della Banca.
Abbiamo appreso che il Comitato per il Credito e il Risparmio (organismo formato da quattro Segretari di Stato e dal Direttore di Banca Centrale) si è riunito ieri con tutti i rappresentanti dei partiti di maggioranza e opposizione; riteniamo che incontri di questo genere debbano coinvolgere anche le parti sociali ed economiche, dato che le tematiche delle banche e dei Fondi Pensioni riguardano strettamente i lavoratori, i pensionati e le imprese.
Tra le altre cose, siamo venuti a sapere che si sta lavorando ad un progetto di legge che ha per oggetto la gestione delle crisi bancarie, che presumibilmente dovrà riguardare innanzi tutto Banca CIS, dato che si tratta della emergenza del momento.
Al tempo stesso, circolano voci su una prossima riunione in seduta segreta della Commissione Finanze con il commissario straordinario di Banca CIS e con la dirigenza di Banca Centrale, in cui dovrebbero essere illustrate le risultanze dell’amministrazione straordinaria. Se così fosse, riteniamo che non sia più tempo di tenere nulla segreto e di iniziare veramente una politica di massima trasparenza; se vi sono possibilità di recupero della banca, occorre darne informazione alla cittadinanza, così come se la stessa Banca CIS sarà destinata a fallire. Non ha senso tenere nascosta questa situazione, in cui peraltro gli unici cespiti attivi sono i Fondi pensioni e i risparmi dei lavoratori, dei cittadini e delle imprese.
Chiediamo al Governo di dire a tutti i cittadini come stanno realmente le cose; siamo in una situazione in cui stiamo rasentando il fallimento dello Stato, e non si sta facendo nulla per evitare questo epilogo.
AESROSTAZIONE PER AERONAVI, LA CSU NON È STATA INFORMATA DI NESSUN PROGETTO – Su un organo di informazione abbiamo visto riportata una dichiarazione da parte del World Trade Center di San Marino assolutamente falsa: la società WCT afferma che del progetto Aerostazioni per Aeronavi “ne erano e ne sono a conoscenza, da parecchi mesi, tutte le parti politiche, sia al governo che all’opposizione, oltre che ANIS e Sindacati”.
Da parte sua la CSU precisa che ciò non è assolutamente vero: la Centrale Sindacale Unitaria non è mai stata portata a conoscenza di nessun progetto. Pertanto, la CSU si attende che la stessa società WTC provveda rapidamente a smentire questa dichiarazione non veritiera, per ripristinare la realtà dei fatti.
CSU