Creare nuovi posti di lavoro, si può
Poiché si stima che solo quest’anno circa 250 lavoratori si collocheranno in pensione, con adeguate iniziative di formazione si possono formare lavoratori in grado di sostituire all’interno delle aziende queste figure professionali.
Un’altra misura d’urto, è l’adozione di una norma che stabilisca l’impegno per le banche a destinare una quota delle somme depositate a San Marino, quale credito alle aziende per creare nuovi posti di lavoro. Se le stesse banche sono state salvate con l’immissione di ingenti risorse della collettività, è ora che mettano a disposizione le somme necessarie per far uscire il paese dalla crisi. Dopo i provvedimenti salvabanche, dunque, si facciano anche i provvedimenti per salvare il paese!
Ribadita la richiesta di una task force, formata da personale amministrativo e diplomatico, che proponga a importanti aziende internazionali di insediarsi a San Marino: in tal senso, il paese deve offrire tutte le condizioni per essere appetibile dagli investitori esteri.
Non basta la fiscalità leggera: occorre una PA efficiente ed essa stessa motore dello sviluppo; un sistema bancario che fornisca le linee di credito necessarie; la certezza del diritto e una giustizia rapida; infrastrutture, tecnologie e viabilità adeguate.
Rilanciata quindi la richiesta di aprire un tavolo permanente per lo sviluppo e l’occupazione; un luogo di confronto e progettualità snello ed operativo, completamente diverso da esperienze del recente passato del tutto inconcludenti (con decine di membri incapaci di raggiungere qualunque sintesi), in grado di individuare iniziative concrete e rapide per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro e rilanciare l’economia del paese.
Le forze politiche con diversi accenti, legati anche al proprio ruolo di maggioranza o opposizione, hanno sostanzialmente confermato la bontà dell’impianto progettuale della CSU, ritenendo che sia una buona base di confronto.
L’auspicio è che tutto il mondo politico, e in particolare le forze di Governo, accolgano il contributo di proposte della CSU traducendole rapidamente in provvedimenti concreti, in grado di offrire all’esorbitante numero di disoccupati, in buona parte giovani con elevata scolarità, delle opportunità di lavoro certe e pienamente rispettose della dignità del lavoro e dei diritti.