Contratto industria, previsto per mercoledì 10 giugno l’ultimo incontro
L’accordo contrattuale verrà sottoposto a referendum tra i lavoratori del settore
È stato fissato per mercoledì 10 giugno, a partire dalle ore 9.00 presso la sede dell’ANIS, l’ultimo incontro per la definizione dell’accordo per il rinnovo del contratto industria.
L’ipotesi di accordo su cui si è lavorato in questi mesi prevede una validità quadriennale (2015 – 2018) e costituisce la naturale prosecuzione di quanto stabilito nel 2012, ovvero garantisce anche in prospettiva la copertura delle retribuzioni dall’inflazione, assicurando al contempo la fruizione della flessibilità d’orario alle aziende in caso di necessità.
Il testo è stato inviato anche ad USL ed OSLA, auspicando che venga apposta la firma su un unico contratto, quello sottoscritto da CSU ed ANIS, peraltro applicato dalla gran parte delle aziende. Ovviamente, la condizione è che venga considerato decaduto il cosiddetto “contratto alternativo” e vengano condivise le regole di base per una corretta relazione tra le parti, ovvero principalmente:
– il riconoscimento del principio di maggiore rappresentatività al fine della validità erga omnes dei contratti;
– la definizione di iscritto come il soggetto che paga la quota di iscrizione;
– l’obbligo di svolgimento del referendum, in caso i sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro non rappresentino almeno il 50% +1 dei dipendenti del settore.
Principi, questi, contenuti nell’ipotesi di riforma presentata dal Segretario di Stato per il Lavoro che, evidentemente, ha condiviso l’appello di CSU ed ANIS teso a considerare l’univocità contrattuale e la conseguente certezza delle regole che disciplinano i rapporti di lavoro come uno degli elementi basilari per attrarre nuovi investimenti.
La FLI/CSU ha ricevuto esplicito mandato in tal senso da oltre il 90% dei propri Delegati Sindacali, i quali hanno rimarcato altresì come la conferma della contrattazione nazionale sia un valore assoluto da difendere, al contrario di chi sostiene l’illusione dei contratti aziendali come nuovo punto di riferimento.
Il contratto industria viene applicato a migliaia di lavoratori, non solo del settore manifatturiero tradizionale, che verranno chiamati ad esprimersi in decine di assemblee sui posti di lavoro attraverso un voto su scheda segreta. Da decenni, infatti, la FLI/CSU sottoscrive i contratti con riserva di verifica del consenso, prima da parte degli organismi direttivi e poi di tutti i lavoratori.
FLI-CSU