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Azienda dei Servizi: il documento sul fabbisogno conferma la volontà di aumentare le esternalizzazioni

I lavoratori dell’AASS, riuniti il 28 novembre in un’assemblea partecipatissima presso la sala CSU, unitamente alla Centrale Sindacale Unitaria e alle Federazioni del Pubblico Impiego hanno espresso il loro forte NO alla politica di continue cessioni ai privati di un numero sempre crescente di servizi; un’intenzione che trova una lampante e inequivocabile conferma dal documento di fabbisogno presentato alle organizzazioni sindacali nei giorni scorsi.In tale documento risulta chiara l’intenzione di diminuire il numero dei lavoratori effettivi in servizio nelle unità più “operative” dell’AASS, in particolare nei servizi elettricità, igiene urbana, tecnologico e telecontrollo, reti acqua e gas; continuare ad esternalizzare i servizi dell’AASS a imprese private porterà ancora maggiore disoccupazione nel paese, con ricadute negative anche sul bilancio statale, che dovrà di conseguenza intervenire con l’aumento della spesa per gli ammortizzatori sociali.L’assemblea dei lavoratori ha poi espresso ancora con più forza contrarietà rispetto a qualsivoglia proposta di rendere l’AASS una Società per Azioni, seppure a controllo statale. In tal senso, non ci sono mai stati incontri chiarificatori rispetto alle reali finalità del progetto, né è mai stato presentato un piano aziendale che ne illustri le modalità, gli scopi, il percorso.L’ipotesi di trasformazione dell’AASS in SPA, per la CSU e i lavoratori del settore rappresenta una scelta contraria gli interessi dei cittadini e oltremodo rischiosa, per il fatto che il controllo di servizi strategici deve rimanere nelle mani dello Stato, ancor di più in paese dalle piccole dimensioni e con un demanio praticamente insignificante.Appare poi chiaramente fuori tempo la scelta di un modello che, come pare plausibile, potrebbe avere le caratteristiche delle aziende municipalizzate italiane; risulterebbe appunto un modello ampiamente superato dai tempi, essendo tali aziende fortemente criticate proprio per la loro situazione di bilancio a dir poco dissestata.Ribadendo la necessità e la richiesta al Governo di iniziare urgentemente un confronto serio sull’AASS, partendo dai costi che questa sostiene per i numerosi appalti dati ad imprese private (sui quali si nutrono diversi dubbi siano fonte di risparmio effettivo), per verificare le intenzioni del Governo e dell’Azienda rispetto al processo di esternalizzazione e a quanto previsto sul fabbisogno, i lavoratori del settore hanno espresso la loro ferma volontà di difendere il carattere pubblico dell’Azienda, il suo notevole patrimonio di professionalità e l’importante ruolo al servizio dei cittadini, attraverso in primo luogo una efficace attività di informazione e sensibilizzazione verso tutta la cittadinanza.
L’attuale forma giuridica dell’AASS, rappresenta la migliore garanzia per i cittadini e anche per le imprese, affinché sia mantenuta l’attuale politica dei prezzi, decisamente inferiore all’esterno. Con la privatizzazione, tra le altre cose, si perderebbe infatti anche questo fondamentale fattore competitivo.
29/11/2014