18° Congresso CSdL: eletto il nuovo Direttivo e approvata all’unanimità la mozione conclusiva
Con la votazione per la elezione dei 32 membri, che, oltre al Segretario GeneraleGiuliano Tamagnini, formano il nuovo Consiglio Direttivo CSdL, si sono conclusi nel pomeriggio di ieri i lavori del 18° Congresso CSdL, svoltosi presso il centro Congressi Kursaal di San Marino Città.
Il nuovo Direttivo viene rinnovato di circa un terzo, così come sale a circa un terzo il numero delle donne. Questi in ordine di elezione i 32 eletti:
Enzo Merlini, Agostino D’Antonio, William Santi, Simona Zonzini, Alfredo Zonzini, Emanuel Santolini, Donatella Olga Zanotti, Diego Moretti, Stephane Colombari, Davide Siliquini, Gilberto Piermattei, Ivan Toni, Eva Guidi, Vanessa Muratori, Marina Raschi, Ornella D’Amico, Alessio Muccioli, Marino Tura, Raniero Cavalli, Alberto Conti, Milena Bollini, Armando Astolfi, Antonio Bacciocchi, Elio Pozzi, Marco Borghetto Pari, Wilson Renzi, Bruno Romuald, Giuliana Gattei, Anna Nasi, Nerina Zafferani, Tamara Valentini, Alberto Mino.
Prima dell’inizio delle operazioni di voto, il Congresso ha approvato, all’unanimità, la risoluzione conclusiva, che si riporta di seguito.
“Il 18° Congresso della Confederazione Sammarinese del Lavoro approva e fa propri il documento di base e la relazione del Segretario Generale, si compiace dell’interessante ed approfondito dibattito sviluppatosi fin dalle assemblee con i lavoratori e successivamente nei congressi di Federazione e durante le due giornate congressuali. Dibattito che si è soffermato in particolare sulla pesante situazione occupazionale, economica finanziaria e sulla gravissima crisi politica che sta attraversando il paese; tutto questo aggravato da una questione morale di dimensioni inimmaginabili, che coinvolge pesantemente la politica e settori della società civile.
Il Congresso riconosce piena centralità al tema del LAVORO, ed indica in un qualificato e credibile piano di sviluppo il presupposto per un’azione del Governo volta ad attrarre investimenti in territorio nei settori a più elevata concentrazione tecnologica, nella green economy, per arrestare il declino della nostra economia e offrire risposte occupazionali ad una popolazione fortemente provata dalla crescente assenza di lavoro. Un nuovo sistema economico che fin dal suo nascere coniughi sviluppo con tutela di diritti dei lavoratori, sostenibilità ambientale, nella difesa e salvaguardia del territorio.
Occorre puntare con decisione al rinnovamento del modello economico, spazzando definitivamente via attività caratterizzate da opacità e schermature, residuo di un sistema superato dalle norme che in questi anni sono state introdotte anche nella legislazione sammarinese, quale condizione di trasparenza e armonizzazione alle normative europee ed internazionali, che ne certifichino il pieno riconoscimento, al fine di diventare luogo di riferimento e interesse per investitori economici seri.
Per affermare la massima trasparenza a tutti i livelli, compreso quello politico e sociale, va definitivamente superata quella soglia di opacità che ancora persiste nel sistema bancario-finanziario sammarinese, costituita dal sistema delle finanziarie e fiduciarie, che rappresenta di fatto ancora una forma di segreto bancario.
Prioritaria è dunque la creazione di nuovi posti di lavoro per i disoccupati iscritti alle liste di avviamento al lavoro. Tale obbiettivo va realizzato passando anche attraverso l’eliminazione del lavoro nero ed irregolare, per ripristinare in ogni luogo di lavoro la condizione di legalità, avvalendosi di presidi permanenti; al contempo è necessario attuare politiche attive che, a partire dalla mappatura dei bisogni formativi legati a posizioni professionali che progressivamente si renderanno vacanti a seguito di pensionamenti, rendano possibile il turnover mirato per soddisfare il bisogno occupazionale interno alla Repubblica e al tempo stesso le esigenze professionali delle imprese.
Ciò allo scopo di assicurare reddito e ricostruire coesione sociale, contrastando fenomeni di esclusione sociale e marginalità. Va realizzato l’obiettivo del ripristino del LAVORO DIGNITOSO, contrattualizzato, retribuito adeguatamente, provvisto delle tutele universali e della formazione lungo l’arco della vita.
Il 18° Congresso considera l’illegalità diffusa e i fenomeni di collusione con la malavita una vera emergenza morale, in quanto frena e ostacola ogni possibilità di sviluppo del paese. Diviene pertanto imprescindibile coinvolgere e responsabilizzare tutti i settori della società, della politica, delle istituzioni, dell’economia in un processo culturale che affermi pienamente il valore della LEGALITÀ quale pratica quotidiana nei comportamenti ed azioni.
La CSdL è impegnata, nel suo ruolo di soggetto democratico e attraverso una sempre maggiore consapevolezza dei lavoratori, a svolgere una funzione fondamentale di contrasto di fenomeni di infiltrazione mafiosa e malavita organizzata presenti in territorio, segnalando irregolarità, abusi e corruzione che sono espressione di queste forme illecite.
Il 18° Congresso sostiene e incoraggia le indagini intraprese dalla Magistratura sammarinese volte a far luce su atti ed individui con importanti responsabilità di governo della cosa pubblica, che hanno fortemente compromesso l’immagine e il futuro del nostro paese e dei suoi cittadini.
Auspica altresì una rapida conclusione delle indagini per giungere a processi che sanzionino adeguatamente coloro che verranno riconosciuti colpevoli dei reati loro ascritti, per porre il paese nelle condizioni di chiudere un triste capitolo della sua storia e farlo ripartire verso un nuovo corso improntato sull’onestà e l’etica. Il Congresso impegna la Confederazione a costituirsi parte civile nei processi che verranno istruiti, a tutela degli interessi dei cittadini, lavoratori e pensionati lesi da tali reati.
Pur rispettando i tempi necessari alla Magistratura, la CSdL rinnova a tutta la classe politica il proprio appello affinché provveda a fare piena pulizia al proprio interno e tutte le forze politiche siano rappresentate da persone completamente credibili e di comprovata onestà, per recuperare fiducia da parte dei cittadini ed essere all’altezza delle grandi sfide che attendono il paese.
La CONTRATTAZIONE rimane per la CSdL la funzione prevalente; pertanto viene confermato l’impegno per portare a conclusione tutti i contratti di lavoro, in tempi ragionevoli, ribadendo la validità dei contratti collettivi quale strumento di salvaguardia di tutti i redditi e dei diritti e tutele dei lavoratori. Contestualmente, ad integrazione dell’attività contrattuale generale, va riproposta con nuove iniziative la contrattazione sociale sia a livello aziendale che sulle politiche sociali con la controparte pubblica.
La CSdL auspica che quei lavoratori che vanno a sostituire o a rimpiazzare altri lavoratori, non debbano subire decurtazioni salariali e normative, né siano posti in condizioni di precariato. Occorre riservare una particolare attenzione all’obiettivo della conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita, per consentire alle persone, e in particolare alle donne, di avere tempo liberato per l’impegno civile, politico e sindacale.
Circa il tema della rappresentatività sindacale, la legge del 1961 che regolamenta la materia, ha fatto il suo tempo; si deve andare verso un modello basato sulla rappresentatività reale basata su veri iscritti che versano la quota volontaria di iscrizione al proprio datore di lavoro come i contratti stabiliscono.
La CSdL è impegnata a proseguire la propria azione per il miglioramento del sistema di sostegno al reddito familiare per i lavoratori disoccupati ed a contrastare ogni forma di precarietà, compresa quella fiscale per i lavoratori frontalieri, per i quali occorre riprendere i rapporti con le amministrazioni italiane.
La forte sofferenza finanziaria che caratterizza da qualche anno il BILANCIO DELLO STATO ha già prodotto alcuni tagli allo stato sociale. La CSdL, in merito a politiche di tagli lineari che colpiscano indiscriminatamente tutti i cittadini, ribadisce la propria forte contrarietà. Di fronte a tali eventualità, nel rimarcare ancora una volta la validità del modello universalistico e nel ribadire la necessità di una revisione della spesa nell’ottica di eliminare gli sprechi e meglio razionalizzare le risorse, la CSdL si opporrà a scelte di riduzione dei servizi dello stato sociale.
Una riorganizzazione dello STATO SOCIALE deve necessariamente tenere conto delle gravi problematiche che pone la crisi economica e il conseguente impoverimento di molti cittadini, dei mutamenti demografici e sociali, tra cui il progressivo invecchiamento della popolazione che richiede nuove risposte dello Stato in termini di servizi e prestazioni in favore dei soggetti anziani, contribuendo in tal modo alla realizzazione della “Carta dei diritti delle persone anziane”. Inoltre, va risolta con urgenza la questione delle strutture per anziani: in tal senso la struttura di Fiorina dovrà diventare l’unica Casa di riposo ed essere a gestione pubblica.
Sul piano previdenziale, i fenomeni demografici relativi all’aumento della aspettativa di vita, unitamente alla forte diminuzione dei lavoratori attivi, hanno reso il rapporto uscite/entrate non più sostenibile. S’impone quindi l’urgenza di intervenire sulla MATERIA PENSIONISTICA per porre il sistema nella condizione di raggiungere un graduale e stabile equilibrio nel tempo, al fine di rendere effettivo il diritto delle giovani generazioni ad equi trattamenti previdenziali.
Sul tema resta sempre attuale l’obbligo dello Stato, previsto dalle leggi, a sostenere finanziariamente il fondo pensionistico, riattivando l’erogazione delle somme non versate negli ultimi esercizi finanziari, riaffermando così la responsabilità sociale che attiene allo Stato in materia previdenziale. La CSdL conferma la validità del secondo pilastro pensionistico, e rivendica l’adozione delle migliori soluzioni gestionali.
Il grave stato dei CONTI PUBBLICI è motivo di alta preoccupazione per la CSdL che chiede al governo l’adozione di misure efficaci di revisione e controllo della spesa pubblica, eliminando le inefficienze e definendo protocolli rigorosi che regolamentino e limitino il ricorso ad esternalizzazione di servizi e prestazioni dalla Pubblica Amministrazione, nonché un sistema basato sulla unicità della stazione degli appalti – la cui normativa va profondamente riformata – per consentire economie di scala negli acquisti.
Quanto alla realizzazione di opere pubbliche va imposta la massima precisione dei capitolati e i più rigorosi vincoli di spesa, per evitare che modifiche in corso d’opera portino ad aumenti esponenziali della cifra di aggiudicazione dell’appalto. Condizioni queste che possono tutelare gli interessi dello Stato e allontanare rischi di corruzione e irregolarità.
Alla PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, che va qualificata e riformata come struttura fondamentale al servizio del paese, va ulteriormente confermato il ruolo importante di vigilanza e controllo su tutte le attività sensibili che si riflettono sulla vita di cittadini e imprese. Per la CSdL i servizi essenziali quali sanità, scuola, energia, devono restare nella gestione diretta ed esclusiva della Pubblica Amministrazione.
L’Azienda dei Servizi, che rappresenta un importante patrimonio per i sammarinesi, va profondamente riorganizzata per ridarle vitalità e per sviluppare pienamente le potenzialità di cui dispone, sottraendola ad una gestione poco trasparente e di progressivo impoverimento. Quello della CSdL è dunque un no alla sua trasformazione in Spa, che nasconde disegni di privatizzazione a favore di soggetti privati che hanno interessi ben diversi da quelli dell’interesse generale della collettività.
Inoltre, il Congresso esprime forte preoccupazione per il progressivo indebolimento dell’AASLP, in termini sia di perdita di professionalità degli addetti che di diminuzione delle proprie attività. Ciò con il rischio di arrivare fino allo smantellamento di questa importante risorsa. La CSdL si oppone a questo disegno, e rivendica il rilancio complessivo dell’Azienda in termini strategici e di riqualificazione professionale dei dipendenti, per tornare ad essere pienamente competitiva.
In linea generale si respinge l’atteggiamento autoreferenziale del governo che si è intenzionalmente sottratto al confronto con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e pensionati, privando il paese della ricerca del migliore equilibrio nella soluzione dei problemi.
La riforma tributaria approvata lo scorso anno, dopo ulteriori ritardi si è completata con l’approvazione del decreto sulla Smac e la certificazione dei ricavi, avvenuta nell’ottobre scorso; in tal modo si è finalmente dotato lo Stato di un insieme di strumenti concreti ed utili all’emersione dei redditi imponibili del lavoro autonomo, affinché si realizzi pienamente l’obiettivo della EQUITÀ FISCALE. Ora si tratta di consolidare questo percorso; la CSdL vigilerà per la sua piena applicazione, mentre resta impegnata nella propria proposta politica di superamento del segreto bancario ed a rendere effettivo lo scambio automatico delle informazioni fiscali tra Stati.
Sul piano dei rapporti internazionali, la CSdL conferma la necessità per San Marino di entrare a far parte dell’UNIONE EUROPEA. Il processo per una maggiore integrazione europea avviato dal nostro Stato, dovrà giungere rapidamente ad un accordo di associazione soddisfacente e compatibile con le nostre peculiarità.
Tale integrazione per la CSdL è una irrinunciabile opportunità di crescita sociale, culturale per i giovani, i lavoratori, le imprese; in tal senso, occorre ricercare uno status che tuteli l’identità statuale e le peculiarità storico-culturali del nostro paese.
Nell’ambito della collocazione e collaborazione internazionale, la CSdL resta convintamente ancorata alla CES (Confederazione Europea dei Sindacati) ed alla CSI (Confederazione Sindacale Internazionale), condividendone gli obiettivi di tutela e crescita del movimento internazionale dei lavoratori. La CSdL chiede agli organismi internazionali di favorire l’immediata cessazione dei conflitti accesi in varie parti del mondo, avviando negoziati che riconoscano i diritti basilari di autodeterminazione dei popoli.
Per quanto concerne i diritti del popolo palestinese, in particolare ad avere un proprio Stato, invita il Governo e le istituzioni sammarinesi a riconoscere l’autorità palestinese quale entità statuale.
La CSdL rinnova la propria condanna verso tutte le violazioni dei diritti civili e democratici e verso ogni forma di violenza perpetrata nei confronti delle minoranze e dei soggetti più deboli, quali donne e bambini, che in molti Paesi sono ancora vittime di sfruttamento e violenza.
L’AZIONE UNITARIA tra la CSdL e CDLS che si è sviluppata in particolare nell’ultimo mandato congressuale, ha visto confermarsi e consolidarsi via via un’idea crescente di unità, sostanziatasi nella pratica quotidiana dei comportamenti e delle azioni. Tale sviluppo dei rapporti unitari è particolarmente apprezzato dai lavoratori e dai pensionati; in tal senso, il gruppo dirigente è impegnato ad assumere iniziative volte a realizzare una sempre maggiore unitarietà delle due organizzazioni. Questo percorso potrà arrivare fino alla realizzazione di un’unica entità sindacale, mediante una chiara espressione di volontà attraverso il referendum.
Il 18° Congresso prende atto con soddisfazione dell’avvenuta CRESCITA ORGANIZZATIVA della CSdL, che in termini percentuali in quattro anni ha registrato un aumento pari al 18%. Un risultato, questo, straordinario, considerato il contesto di profonda crisi economica e conseguentemente occupazionale. Gli sforzi organizzativi dovranno proseguire nella direzione di offrire sempre maggiori servizi e di ampliare gli spazi di tutela anche a quei lavoratori che oggi non riescono ad esercitare i propri diritti.
Ciò richiede una maggiore presenza della CSdL nei posti di lavoro, anche sviluppando forme meno convenzionali nella comunicazione, dedicando modalità maggiormente attraenti verso le nuove generazioni al lavoro, quali l’impiego dei social media e di tutti i canali informativi, per fornire ai lavoratori e al paese la più ampia e trasparente informazione circa l’operatività del sindacato.”
Approvata all’unanimità dai delegati del 18° Congresso CSdL